“Non andrò mai in pensione”, la nuova vita di Jean Blaise, sempre sulla costa atlantica… ma lontano da Nantes

“Non andrò mai in pensione”, la nuova vita di Jean Blaise, sempre sulla costa atlantica… ma lontano da Nantes
“Non andrò mai in pensione”, la nuova vita di Jean Blaise, sempre sulla costa atlantica… ma lontano da Nantes
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È stato il gentiluomo culturale della città di Nantes per quasi 40 anni. Ha acceso la bella addormentata, ha riportato in vita LU, ha svegliato l’estuario, ci ha fatto seguire la linea verde. L’ex capo di Voyage à Nantes “non andrà mai in pensione”.

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A 73 anni sogna ancora in grande. L’ex capo della trasferta di Nantes ha passato il testimone. Tuttavia, come ama ricordarci, Jean Blaise”non andrà mai in pensione.”

Il “Jack Lang” della metropoli, l’intrattenitore delle nostre sponde della Loira, ha lasciato il segno nella città con eventi di strada, in uno stile mai visto prima.

Celebrato, contestato, invidiato. Jean Blaise lascerà il 1° gennaio. La fine di un’epoca, l’inizio di un’altra, quella di Sophie Lévy, ex direttrice del Museo delle Arti, nominata responsabile del Voyage à Nantes.

“È ora che le attività si fermino a Nantes”in poche parole, Jean Blaise ci dice che per il resto del suo lavoro dovremo pensare a guardare altrove. Qualche progetto? Sì, ci sono sempre. Evoca un viaggio artistico in una foresta della Gironda, vicino a un sito di Arianna, a Saint-Médard-en-Jallestra Bordeaux e Lacanau. “Una città dove ho iniziato a lavorare”, specifica. Quindi il cerchio si chiude.

Sempre con questa voglia di dare una grande spinta e rivitalizzare un luogo. Ecco qua, capire questa città e poi provare a mostrarla attraverso gli occhi degli artisti, attraverso l’interpretazione degli artisti. E’ quello che farò anche lì.” conferma Jean Blaise.

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Jean Blaise sul set di France 3 il 4 ottobre 2024

© Francia 3 Paesi della Loira

La storia di Jean Blaise è strettamente legata a quella di Jean-Marc Ayrault, eletto sindaco di Nantes per la prima volta nel 1989.

Per rilanciare la sua città, nel pieno della crisi sociale dopo la chiusura dei cantieri navali, l’eletto socialista vuole dare un’immagine completamente diversa di Nantes e, per farlo, utilizzerà la Cultura.

Si rivolgerà poi a Jean Blaise, trent’anni, troppo relegato nei centri culturali e che immagina di portare la cultura nelle strade. Negli anni ’80 e poi ’90, nella città dei Duchi emerse una nuova scena alternativa che aveva come emblema la società Royal de Luxe. E la città fa bene a divertirsi con questi pazzi artisti di strada e le loro pazze macchine durante gigantesche sfilate popolari e gratuite.

Che si tratti di aree industriali desolate o di luoghi insoliti, le proposte di Jean Blaise si susseguono attraverso incontri significativi. Ricorderemo i festival Traffics, Fin de Siecle e soprattutto i festival Allumés, che porteranno a Nantes la cultura di altre grandi città del mondo.

Jean Blaise è anche la trasformazione dell’ex biscottificio LU, vicino alla stazione, nel Palcoscenico Nazionale. Con l’avvicinarsi del 2000, il sito ospiterà anche l’attico Siècle dove i visitatori della LU potranno depositare 12.000 oggetti personali che dovranno rimanere sotto chiave fino alle 21.00.

Poi, nel 2007, verrà lanciata la biennale d’arte contemporanea Estuaire tra Nantes e Saint-Nazaire

Un percorso itinerante alla scoperta delle opere di grandi artisti come la casa nella Loira, a Couëron o il serpente oceanico a Saint-Brevin-les-Pins. Strutture che oggi sono parte integrante del paesaggio.

Il rapporto di Denis Leroy, Anne Degrange e Sophie Boismain




durata del video: 00h03mn58s

Relazione: Jean Blaise e la cultura a Nantes



©France Télévisions/D. Leroy/A.Degrange/S. Boismain

Jean Blaise se ne va, mentre è ancora indagato, in particolare per occultamento di favoritismi, un attacco alla libertà di accesso al mercato, legato alla creazione della giostra dei mondi marini. Dico che non sono colpevole. Sì, sono colpevole perché ho firmato un ordine senza sapere che non c’era stata alcuna gara d’appalto. Punto ! Non abbiamo sottratto soldi.” difende l’ex direttore artistico di Voyage à Nantes.

Quindi responsabile, ma non colpevole? “Probabilmente verrò giudicato colpevole, ma non c’erano soldi, non c’era corruzione, abbiamo fatto il nostro lavoro, tutto qui, abbiamo fatto il nostro lavoro”.

Jean Blaise è l’ospite Di Domenica in politica, avere questa domenica 6 ottobre alle 11:05 e dalle ora avanti France.tv

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