Al Flammes 2024, Waly Dia affronta Rachida Dati, membro del “cartello Sarkozy” e della “Gang Macron”

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Youtube Booska Waly Dia presenta i Flames 2024 e non ha risparmiato Rachida Dati, 25 aprile 2024.

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Waly Dia presenta i Flames 2024 e non ha risparmiato Rachida Dati, 25 aprile 2024.

CULTURA – Umorismo politico con opzione mitragliatrice. Waly Dia, che giovedì 25 aprile presenterà la cerimonia Flames 2024 dedicata al rap, ha attaccato il ministro della Cultura Rachida Dati e più in generale la classe politica. E lui non era lì con il dorso del cucchiaio.

“Non è qui Jack Lang, non è venuto?” È in Thailandia o in Marocco per lavoro? Non c’è nemmeno Rachida Dati? Tanto meglio, l’abbiamo vista troppo. I media rap smettono di invitare Rachida Dati, è vero che ha credibilità, ma questo è tutto”ha esordito l’artista tra gli applausi del pubblico.

Il ministro poi lo dà per scontato: “Lei faceva parte del cartello Sarkozy, ora è nella banda Macron, non bisogna fidarsi di lei. » Waly Dia continua: “L’abbiamo visto al DVM, al Planet rap, se si scopre che sarà lei il cattivo Valido »la serie sul rap francese.

Freeze Corleone, Daft Punk, Nekfeu…

“Qual è il prossimo?” Ci darà un rap da contendente: “Mi gratto mi gratto e di notte mi sfogo contro i tuoi testi, pcht pcht è il suono del mio karcher contro i tuoi tess (citato, ndr) », chiede Waly Dia. Un riferimento ad una battaglia rap a cui Nekfeu partecipò con questa ormai famosa battuta finale: “Mi gratto mi gratto e la notte mi sfogo sui tuoi messaggi, clap clap è il suono delle mie palle contro il tuo sedere. » E all’altrettanto famosa espressione di Nicolas Sarkozy, che nel 2005 chiamava a “pulisci la città con Karcher”.

Waly Dia non si ferma qui: “Invitare Rachida Dati a uno spettacolo rap non è una buona idea. È come fare un concerto dei Freeze Corleone ad un bar mitzvah. » Questa volta l’artista fa riferimento al rapper accusato di antisemitismo.

Il comico prosegue con Aya Nakamura, presa di mira dall’estrema destra dopo che il suo nome era circolato in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. “Guarda cosa hanno fatto con Aya quest’anno. “È un peccato che non parli nemmeno francese.” Quando erano i Daft Punk nessuno diceva “è un peccato che cantino solo in inglese”. Parlano come Siri e nessuno ha riscontrato problemi”, ha sottolineato. Prima di concludere: “Il problema non è la musica. È perché Aya è una donna di colore che non dedica loro l’ora del giorno. »

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