Per l’edizione 2024, il regista di Impressionist Normandy ha voluto un festival “gourmet”.

Per l’edizione 2024, il regista di Impressionist Normandy ha voluto un festival “gourmet”.
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Philippe Platel è il direttore di Normandy Impressionist dal febbraio 2022. Per l’edizione 2024, ha continuato il lavoro svolto dal team precedente per proporre 150 eventi in tutta la Normandia. Sul set di Bavette normande, spiega il suo progetto a Julie Howlett.

Il Festival Impressionista della Normandia è stato creato nel 2010. Giunto alla sua quinta edizione, la prima sotto la direzione di Philippe Platel, l’evento propone 150 mostre in Normandia. Il festival si pone sotto il segno della multidisciplinarietà. Un concetto che Philippe Platel ha potuto sperimentare in Australia dove è stato addetto culturale per cinque anni.

“Si tratta di un piccolo paese culturalmente parlando, dove ogni grande città ha il suo “festival delle arti”, a Sydney o Melbourne per esempio. Sono multidisciplinari e cercano le loro fonti nella storia ancestrale. Nella cultura aborigena, mescolare tutte le forme di creazione è comune quando c’è è un festival, possiamo fare danza, pittura e musica, per esempio. E poi quando arrivarono i coloni, costruirono le città molto rapidamente senza creare un’opera, un teatro o un music hall. C’era un’unica stanza dove potevamo fare tutto. Questo ha portato questa cultura multidisciplinare che trovo molto interessante un po’ di tutto, permette anche di mescolare il pubblico” spiega Philippe Platel.

Sotto la sua guida si è riflettuto sulla questione di cosa fosse un festival.

In passato, Normandie Impressionist poteva essere considerata un’etichetta assegnata a molti progetti. Abbiamo voluto proseguire quanto intrapreso durante l’edizione 2020, ovvero tornare ai fondamenti di un festival. È un momento in cui accadono cose eccezionali, in cui viviamo momenti che di solito non viviamo. Un po’ come quando arrivi al festival di Avignone con l’idea di vedere due o tre spettacoli e te ne vai dopo averne visti una ventina. Questo è l’ingordigia culturale, creare un appetito culturale e avere questa eccitazione attorno a un momento forte. Questo è ciò che abbiamo cercato di costruire

Philippe Platel, regista di Normandia Impressionista

Il festival propone quindi un mix di mostre nei musei, installazioni, eventi effimeri e perfino un’incursione nella cucina impressionista, grazie alla competizione di chef normanni.

La diffusione degli eventi nei cinque dipartimenti della Normandia richiede viaggi. Il festival ha quindi lavorato per proporre progetti raggruppati sulle tratte del trasporto pubblico.

Emissione Bavaglino normanno in onda mercoledì 24 aprile alle 12:10 su France 3 Normandie / Ritrasmesso giovedì 15 maggio alle 9:10

Da trovare in replay france.tv

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