da Emmaus al Partito comunista, gli archivi della Chiesa suggeriscono un segreto custodito al di fuori della propria sfera

da Emmaus al Partito comunista, gli archivi della Chiesa suggeriscono un segreto custodito al di fuori della propria sfera
da Emmaus al Partito comunista, gli archivi della Chiesa suggeriscono un segreto custodito al di fuori della propria sfera
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“Ribadisco qui l’opera della Chiesa in Francia affinché si conosca la verità sui fatti delle aggressioni e delle violenze sessuali (…). Invito tutte le altre istituzioni e organizzazioni a fare lo stesso. Lo dobbiamo alle vittime”scriveva, il 16 settembre, il presidente della Conferenza dei vescovi di Francia (CEF), Eric de Moulins-Beaufort, in un articolo sull’abbé Pierre pubblicato su Il mondo. Pochi giorni prima aveva annunciato l’apertura a giornalisti e ricercatori dell’archivio episcopale riguardante il sacerdote fondatore di Emmaus, oggi accusato di violenza sessuale.

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Infatti, i documenti (principalmente lettere inviate o ricevute dai prelati), che Il mondo consultati, testimoniano una progressiva presa di coscienza, a partire dagli anni Cinquanta, dei comportamenti devianti dell’Abbé Pierre – anche se mai realmente qualificati – nonché la volontà dell’episcopato francese di «evitare a tutti i costi che essi vengano rivelati». Ma gli archivi suggeriscono anche che il segreto fosse custodito entro un perimetro che va oltre la sfera ecclesiale.

SU ” malattia “, ses “numerosi incidenti morali” : “Tutto ciò preoccupava molto i responsabili di Emmaüs, che non volevano vedere il ritorno del fondatore”scriveva ad esempio Jean-Marie Villot, allora segretario generale dell’Assemblea dei cardinali e degli arcivescovi di Francia (antenato della CEF), all’arcivescovo di Besançon, nel 1958, poco dopo l’internamento dell’abbé Pierre in una clinica psichiatrica in Svizzera – internamento deciso di comune accordo con Emmaüs.

Cosa sapevano esattamente i responsabili di Emmaus? A che ora? Gli archivi della Chiesa questo non ce lo dicono. Quanto a quelli di Emmaüs, conservati presso l’Archivio Nazionale del Mondo del Lavoro a Roubaix (Nord), rappresentano circa 330 metri lineari, con, da un lato, gli archivi personali dell’Abbé Pierre e, dall’altro, quelli di l’organizzazione, “che sono stati molto meno esplorati”secondo Adrien Chaboche, delegato generale di Emmaüs International, legatario dei due fondi.

“Una pulizia molto grande”

“La documentazione è immensa, è come cercare un ago in un pagliaio. E ci sono buchi enormi, mancano mesi interi”riferisce al Mondo la storica Axelle Brodiez-Dolino, che li consultò per il suo lavoro Emmaus e l’Abate Pierre (Presse de Sciences Po, 2009). Ora sospetta che le équipe del movimento abbiano commesso un errore in questo senso. “grandi pulizie domestiche negli anni ’50; tutto è stato metodicamente redatto”. Sospetti che Adrien Chaboche dice di non poter né confermare né smentire.

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