Marguerite Yourcenar intrappolata nelle reti dell'amore

Marguerite Yourcenar intrappolata nelle reti dell'amore
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      Yourcenar
      intrappolata
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      dell'amore
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Marguerite Yourcenar intrappolata nelle reti dell'amore

La donna di lettere fa un ritorno letterario post-mortem nel vero romanzo della sua tormentata relazione con un uomo. Una storia bruciante, firmata Christophe Bigot.

Pubblicato oggi alle 20:17

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La donna della sua vita, la traduttrice Grace Frick, che ha appena intrapreso il suo ultimo viaggio dopo più di quattro decenni di compagnia, Marguerite Yourcenar si innamora di Jerry Wilson, che ha incontrato durante le riprese di un documentario su di lei. Lui è un fotografo, quarantasette anni più giovane di lei, e ama gli uomini tanto quanto lei ama le donne.

È folle. Intenso. Così… tragico. È la vita reale anche se i suoi contorni sembrano così romantici! Persa nella sua finitezza, la donna di lettere di 76 anni si sconvolge rapidamente per l'americano i cui lineamenti le ricordano la bellezza che attribuisce ad Antinoo in “The Memoirs of Adrian” (1951). Il prescelto si sistema nella sua vita, a Petite-Plaisance, la sua casa nello stato americano del Maine. E persino nel ruolo dell'uomo geloso che riesce a creare un vuoto attorno allo scrittore.

Mantenuto, ne approfitta e ne chiede di più facendo parlare la violenza. Mentre la prima donna eletta all'Accademia francese vince un'assicurazione di viaggio – gli amanti diventeranno globetrotter – ma perde la sua dignità nel farlo. Agli occhi del mondo, e della scena letteraria in particolare, Marguerite Yourcenar è un monumento; Jerry Wilson non è niente. Ma nella loro relazione, questo equilibrio di potere è invertito. Possiamo persino parlare di controllo!

Ed è in questa frizione, in questo squilibrio in cui uno dà più dell'altro, in questo interstizio in cui l'amore regna sovrano che si infiltra il romanziere Christophe Bigot… Un po' come una vedetta. Generoso nei dettagli, ma così umile nella sua trascrizione, dà vita a questa storia che gli amanti non hanno mai nascosto. E la porta avanti senza giudicarla, mentre ne fa volteggiare gli alti e bassi come tanti schiaffi alle convenzioni. Il romanzo è vero, vibrante, ti trasporta in questa corsa a perdifiato.

Il prezzo del viaggio

Selezionato per il Premio dicembre 2024, erogato dalla Fondazione Pierre Bergé Yves Saint Laurent, “Un autre m'attend ailleurs” si legge come un viaggio on the road in Egitto, Kenya, Giappone, Caraibi e persino India, viaggi che Yourcenar spesso sognava prima di intraprenderli con Jerry.

Queste pagine intense sono vissute anche come una storia d'amore tanto improbabile quanto banale in opere così distruttive per un'ipocondriaca che, tutta sola, si estrae dal gioco. Come per un malato di AIDS che gli anni '80 isolano brutalmente. Ma è l'eleganza letteraria di Christophe Bigot, penetrante molto più che empatica, che racchiude nel turbine infernale di questa relazione. Senza bisogno di ricorrere alla suspense, ci tiene senza fiato, è magistrale. È bello. È terribile.

“Un altro mi aspetta altrove”, Christophe Bigot, Éditions de la Martinière, 299 p.

Firenze Millioud entra a far parte della sezione culturale nel 2011 per passione verso la cultura, dopo essersi occupata di politica ed economia locale dal 1994. Storica dell'arte, collabora alla stesura di cataloghi di mostre e monografie di artisti.Maggiori informazioni

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