Testa rasata, battute sessiste da urlo, allenamenti muscolosissimi alla Rocky Balboa e una gara di “b” tra soldati: questo ruolo è stato a lungo deriso, ma Demi Moore lo considera il più importante della sua carriera… Ce lo racconta!
E se questo fosse stato il più audace dei suoi ruoli?
Lo dice lei stessa! Nel 2024, Demi Moore torna con passione a interpretare un ruolo che le è valso scherno, banale sessismo (mentre l'opera in questione denuncia proprio questo, chissà!), nomination alla statuetta di peggior attrice… Quello che a Hollywood piace fare quando un'attrice è troppo muscolosa, insomma.
Questo ruolo è quello opportunamente denominato GI Jane, ad armi pari nel nostro paese, il tanto bistrattato film di guerra di Ridley Scott. Come suggerisce il titolo, questa storia del regista di Thelma e Louise è caratterizzato da una brillante mente militare determinata a diventare uno spietato “super-soldato”.
Per fare questo, dovrà sottoporsi a un addestramento da Navy Seal ultra-duro, il più duro dell'esercito americano, insieme a uomini macho con battute scadenti, guidati da un comandante piuttosto… radicale (Viggo Mortensen e i suoi bei baffi). Spazzatura interstellare o vero film da “donna forte”, A parità di condizioni affascina quasi trent'anni dopo la sua uscita per la sua ambiguità, il film che per due ore dispiega il peggio e il meglio di ciò che il cinema americano può offrire in termini di un personaggio femminile “tosto”. E di un personaggio femminile in assoluto, in verità!
Ma Demi Moore, difende la cosa a tutti i costi. Ci racconta perché…
Un ruolo molto deriso – perfino da Chris Rock agli Oscar – e tuttavia molto interessante…
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