La Der de Sardou a Brest: cosa aspettarsi questo venerdì 29 marzo

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Che ci piaccia o no, Michel Sardou è un monumento della canzone francese con decine di successi… L’artista, diventato cantante per caso, farà il suo debutto venerdì 29 marzo 2024 a Brest, accompagnato da una ventina di musicisti e cantanti. Lo ha annunciato sulle colonne di Le Parisien: ecco, va in pensione nel Sud della Francia. Abbastanza improbabile, calerà quindi il sipario su 60 anni di carriera… nel Finistère, nella città di Ponant! Un epilogo inaspettato che lo dobbiamo al covid. Michel Sardou, che inizialmente avrebbe dovuto giocare a Brest il 2 dicembre 2023, è stato colpito dal virus e costretto a rinviare la data del Brest.

Questo venerdì la cantante 77enne si esibirà davanti a un pubblico tutto esaurito all’Arena, davanti a più di 3.600 spettatori. Durante questa tournée di una sessantina di date, iniziata il 3 ottobre a Rouen, a volte si è mostrato attratto. Ha confidato alle colonne di Le Télégramme, l’8 dicembre, che le due ore sul palco sono state fisiche. Ma «la voce c’è», assicurava anche colui che Elton John aveva soprannominato “La voce”.

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A 77 anni, Michel Sardou darà l’ultimo concerto della sua carriera a Brest. (Claude Gassian)

Allora, cosa aspettarci da quest’ultima Brestoise? Ci sarà “Les lacs du Connemara”, assolutamente da vedere, poiché la canzone, che ha attraversato le generazioni, è diventata inseparabile dal repertorio di Michel Sardou. Lo spettacolo però riserva sorprese, come “Oggi forse”, interpretato nello stile di Louis Armstrong. L’immenso jazzista afroamericano aveva, secondo Sardou, fatto una cover di questa canzone scritta da suo padre, Fernand Sardou. Un testo divertente dove l’autore si diverte con i luoghi comuni del “meridionale pigro”. Un cenno di Sardou alla figura paterna, che rimarrà per sempre il suo “spettatore dal primo giorno”. Jackie Sardou non si dimentica con “A Girl with Clear Eyes”, l’elogio di una madre che fu amante a 20 anni, molto prima di diventare madre. Un altro omaggio con la copertina di “Something from Tennessee”, questa volta a Johnny Hallyday, “l’amico di 40 anni”, con il quale Sardou non ha avuto il tempo di riconciliarsi prima della partenza del “taulier”.

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A Brest, come quasi ovunque in Francia, Michel Sardou suonerà davanti a un pubblico tutto esaurito all’Arena. (Claude Gassian)

Effetti speciali e schiettezza

Anche un corposo medley di una ventina di canzoni scandisce lo spettacolo. Effetti speciali 3D sorprenderanno il pubblico, offrendo, tra le altre cose, un’eloquente cornice per canzoni “storiche” come “Verdun” o “Vladimir Ilitch”, che vede la statua di Lenin disintegrarsi… “Je vole”, “Les Ricains”, introdotti dall’inno americano rivisitato in stile Jimi Hendrix, “I’m going to love you”, “Le Privilege”, “Musulmanes”, “The other woman” o “As usual” dovrebbero essere nel tour di canto. E tra i pezzi, ovviamente, la consueta franchezza dell’artista… Un solo sconosciuto aleggia sopra il duo con Pierre Billon, entrambi amico d’infanzia e maestro dell’ultima tournée del direttore d’orchestra. Risposta alla Brest Arena, questo venerdì, dalle 20:00.

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