A pochi giorni dall’inizio della stagione 2025 che inizierà questo venerdì per le donne con la Tour in AustraliaioUnione Ciclistica Internazionale ha fatto il punto sullo stato di avanzamento delle iniziative intraprese per rafforzare la sicurezza dei corridori nelle gare. Grazie alla sua nuova struttura SafeR costruito per identificare anomalie, ilUCI ha rivelato il suo piano d’azione per la prossima stagione. Cartellino giallo rinnovato, zona di alimentazione ridisegnata, flessibilità degli intervalli durante gli sprint di massa… gli esperimenti del 2024 sembrano aver dato i loro frutti, e potete trovare tutte le informazioni anche direttamente sul suo sito web seguendo questo collegamento.
Video – David Lappartient fa il punto sulla stagione 2024
Un rendimento dettagliato in cifre per l’anno 2024
Grazie allo strumento SafeR, ilUCI è stato in grado di identificare le principali cause di incidenti durante le gare. Dei 497 incidenti registrati nel 2024 per gli eventi UCI WorldTour, Tour mondiale femminile dell’UCI et UCI ProSeriessolo il 35% era conseguenza di errori commessi dai corridori. Sono stati identificati altri fattori, come l’avvicinamento a punti di interesse tattico come montagne, settori acciottolati o sprint che rappresentano il 13% degli incidenti. Completano il rapporto i rischi meteorologici (11%), le infrastrutture stradali (9%), le cattive condizioni stradali (4%) e il comportamento dei veicoli (1%). SafeR per l’anno 2024. E per cercare di ridurre il numero di incidenti causati da fenomeni esterni, l’UCI desidera consolidare le forti misure adottate durante la scorsa stagione.
Il desiderio di rendere gli sprint di massa un po’ più sicuri
Gli sprint di massa sono il grande punto di tensione per tutti i corridori, dal velocista capace di vincere ai compagni di squadra che non necessariamente prendono parte alla gara finale. L’UCI ha deciso di allentare un po’ di più le sue regolamentazioni per evitare il più possibile di correre rischi. “Nell’ambito del nuovo protocollo per la zona sprint è stato semplificato anche il metodo di calcolo dei distacchi temporali per le tappe con arrivo in volata”. Finora la regola per il calcolo dei distacchi temporali prevedeva che lo stesso tempo fosse assegnato ai corridori dello stesso gruppo purché un distacco massimo di un secondo separasse due corridori successivi. Da ora in poi, “la differenza nel calcolo dei tempi è aumentata a tre secondi per i corridori di tutti i gruppi di gara, ad eccezione delle fughe chiaramente stabilite.” L’UCI ha inoltre indicato l’estensione della regola cosiddetta dei “tre chilometri” che consente di classificare contemporaneamente i corridori vittime di una caduta o di un incidente al termine di una tappa. Un’area estesa ormai a cinque chilometri “su richiesta dell’organizzatore e previa approvazione dell’UCI.”
Il cartellino giallo adottato in via definitiva
Esperite nella seconda parte della stagione, le sanzioni concretizzate dai cartellini gialli sono state “un successo”. Durante la fase di test nel 2024 sono stati emessi complessivamente 31 cartellini gialli in 66 giorni di gara, a piloti (52% dei casi), personale del team (32%) e piloti e conduttori. veicoli multimediali (16%). L’organizzazione internazionale ha deciso di installare permanentemente questa nuova misura e di estenderla a numerose gare. “Oltre agli eventi UCI WorldTour e UCI Women’s WorldTour, durante i quali possono essere emessi cartellini gialli, ora si aggiungono gli UCI Road World Championships, gli eventi UCI ProSeries e i Campionati Continentali.” Sono stati inoltre aggiunti due nuovi reati per completare il sistema del cartellino giallo. “Sarà ora possibile anche emettere un cartellino giallo per comportamento pericoloso ad un corridore che effettua il lancio durante l’arrivo dello sprint, così come ad un assistente della squadra nella zona di rifornimento che tenta di rifornire i suoi corridori in modo pericoloso.”
Ritorno alle zone di rifornimento fisse
Dall’emergenza Covid-19, una disposizione ha consentito ai team di fare rifornimento liberamente lungo il percorso. Di fronte al pericolo di queste forniture selvagge, ilUCI voleva tornare a metodi più semplici e controllati. “Per la stagione 2025, agli organizzatori verrà chiesto di installare una zona di rifornimento ogni 30-40 chilometri circa, insieme alle zone di smaltimento. Il ritorno alle zone di rifornimento fisse con requisiti di struttura migliorati aumenterà la sicurezza e garantirà una maggiore equità tra le squadre”.
Per quanto riguarda le cuffie e la comunicazione dei corridori con le squadre durante le gare, ilUnione Ciclistica Internazionale non ha ancora adottato misure forti. Una domanda che farà “oggetto di uno studio approfondito per determinare dove è possibile apportare miglioramenti per rafforzare il monitoraggio della gara per la sicurezza dei corridori e di tutte le persone coinvolte. Per raggiungere questo obiettivo sono in corso consultazioni con diversi fornitori di servizi per adattare soluzioni già implementate in altri sport in cui viene utilizzata la comunicazione radio per migliorare la sicurezza”