L'Unione ciclistica di Puy-en-Velay chiede la nascita di un unico club

L'Unione ciclistica di Puy-en-Velay chiede la nascita di un unico club
L'Unione ciclistica di Puy-en-Velay chiede la nascita di un unico club
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L'Unione ciclistica di Puy-en-Velay ha tenuto un'assemblea generale sabato 30 novembre, nei locali del centro di quartiere “Espace Coluche” nel Val-Vert, riunendo una sessantina di membri, giovani e adulti.

Il resoconto dell'attività ha presentato la ricchezza dell'attività ciclistica e associativa del club durante la stagione 2023 – 2024. Il resoconto finanziario ha affrontato la gestione finanziaria del club ed ha evidenziato le difficoltà incontrate dal club nel reperire i finanziamenti necessari per un buon funzionamento.

Formazione, sicurezza, attività sul territorio…

Il rapporto morale e di orientamento ha affrontato i temi della formazione, della sicurezza, della partecipazione agli eventi locali, della necessità di uno stadio del ciclismo, del futuro del club e del ciclismo locale.

La formazione sembra essere il DNA del club che vuole sviluppare il coinvolgimento dei giovani e dei genitori nella vita collettiva, nonché la qualificazione dei leader volontari. I relatori hanno inoltre precisato la volontà di continuare a partecipare ai lavori sul tema della sicurezza stradale e in particolare sullo sviluppo di piste ciclabili sicure, divenuto essenziale, soprattutto nelle aree urbane.

Uno stadio del ciclismo richiesto, invano, per 15 anni

“Un progetto per uno stadio del ciclismo comprendente una pista da BMX, aree tecniche e piattaforme di lavoro nonché un edificio di accoglienza è richiesto da più di quindici anni. La sua realizzazione può condizionare il perseguimento di una migliore formazione dei giovani ciclisti. Ma, ancora oggi, purtroppo rimane solo nella fase di una possibile futura programmazione da parte della comunità urbana.

Esigenze finanziarie

Si è poi ricordata la volontà della società di proporre eventi ciclistici mirati sul territorio, a condizione di reperire i finanziamenti indispensabili, sempre importanti per garantire la sicurezza dei partecipanti e del pubblico.

Il futuro del club e del ciclismo locale chiude poi questo rapporto. Si specificava la struttura del club in varie sezioni e gruppi di giovani e adulti. “È un’organizzazione che consente a tutti, qualunque sia la loro età e il tipo di pratica, di scoprire, progredire e prosperare nel loro sport preferito”.

Favorevole alla nascita di un unico club

Si è parlato ancora una volta del miglior sviluppo dello sport ciclistico locale ricordando la convinzione dell'UCPV, favorevole alla nascita di un club unico nel comune di Puy-en-Velay. “Una struttura unica consentirebbe infatti di trasmettere un'immagine forte e identitaria dello sport ciclistico locale, di accogliere tutti gli appassionati di ciclismo, per tutte le pratiche ciclistiche e per tutte le età, di permettere ai giovani atleti locali di scoprire il ciclismo, di progredire, di evolversi e prosperare all'interno dello stesso club per sostenerli a lungo termine e, infine, per disporre di notevoli risorse umane, materiali e finanziarie.”

Nuovi funzionari eletti

Le elezioni di rinnovo dei membri del comitato di gestione hanno visto la rielezione di David Rullière, Christian Fayolle e Stéphane Pereira. Véronique Roux e Fabian Gallé erano i nuovi candidati.

L'assemblea generale si è conclusa con l'intervento, online, di Romain Fayolle che ha iniziato a pedalare all'interno dell'UCPV all'età di 8 anni, poi ha progredito proficuamente e ha saputo conciliare i suoi recenti studi giuridici con una pratica del ciclismo ad alto livello.

Premi

Poi si è svolta la premiazione dei giovani soci presenti e il Trofeo “Xavier Rebeller” a Timéo Armand, un giovane junior del club ringraziato per il suo investimento, la sua motivazione e i suoi buoni risultati nazionali nella mountain bike XCO.

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