Onorevole 8° sabato per la sua gara di ritorno, affrontando atleti che per alcuni gareggiano nel sottobosco da quasi due mesi, Clément Venturini aveva avvisato: “non devi sognare” (leggi qui). Ma questa domenica, per la sua seconda gara del fine settimana, a Troyes, il sei volte campione francese ha già superato un grande traguardo. Su un percorso sicuramente più favorevole alle sue caratteristiche di corridore professionista su strada, l'atleta 31enne è riuscito a salire sul box (vedi classifica). Quanto basta per gettare le basi (solide) per un inverno promettente, con un calendario che si preannuncia più ampio rispetto agli anni precedenti.
“Il circuito era cambiato, va bene. Mi sentivo già più a mio agio durante la ricognizione. Ieri (sabato) è stato un ottimo inizio. È attraverso la pratica che si progredisce. Oggi stavo meglio di ieri”. Molto semplicemente. “Era più veloce, ero un po’ più agile sulla mia moto. Quando riesci ad appoggiarti alla carreggiata, perdi un po' meno tempo nelle curve. Alla fine conta”analizza con foga, senza il minimo rammarico per il fatto di non essere riuscito a far tremare David Menut in pieno svolgimento. “Era un gran ritmo, ero al limite. David, non riesco a contare il numero di gare di ciclocross che ha già disputato. Non ce ne sono due come me, in ogni caso…. Merita pienamente la vittoria. E’ una persona che mi piace molto, sono felice per lui”.
“È ANCHE PER LA SQUADRA”
Naturalmente, questo primo podio lo è “un buon auspicio per il futuro” e le luci sono verdi. Ma non è il caso di emozionarsi. Un'ulteriore marcia lo attende, molto velocemente, dall'altra parte della Manica, a Dublino, per il suo primo incontro internazionale, in Coppa del Mondo. “Non avrò aspettative. Non devi essere più realista del re”. Clément Venturini ha tempo. I suoi obiettivi più grandi sono ancora lontani: il turno della Coppa del Mondo a Besançon, il Campionato francese e la Coppa del Mondo a Liévin. “Si potrebbe quasi credere che andando a Dublino metto il carro davanti ai buoi, ma è per procedere più velocemente”.
Questo podio dell'Aube, la maglia blu-bianco-rossa, lo vede anche come un primo (piccolo) premio per il suo Breton WorldTeam, Arkéa-B&B Hôtels. “Al di là della soddisfazione personale, è anche quella della squadra. Fanno di tutto per fornirci personale qui: meccanici, assistenti. È un primo ritorno sull’investimento, ma spero di offrire loro molto di più, un po’ più avanti nella stagione”. Perché quest'anno Clément Venturini farà di più che nelle stagioni precedenti. “La squadra sta dando il massimo. Arkéa-B&B Hotels si comporta bene quest'inverno. Ho un ottimo programma. Dal 2017 non ho mai avuto un programma così completo”. Il Mondiale in Francia, a Liévin, vi farà venire l'acquolina in bocca. “È anche per questo che lo facciamo. Ma il campionato francese resta l’obiettivo principale”.
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