La pista ciclabile della Rhune promette viaggi tranquilli tra Saint-Jean-de-Luz e il Col de Saint-Ignace

La pista ciclabile della Rhune promette viaggi tranquilli tra Saint-Jean-de-Luz e il Col de Saint-Ignace
La pista ciclabile della Rhune promette viaggi tranquilli tra Saint-Jean-de-Luz e il Col de Saint-Ignace
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Il tempo di salire sulla sua bici elettrica, Jean-Jacques Lasserre prende la guida del piccolo corteo che inaugura, mercoledì 18 settembre, la pista ciclabile La Rhune che collega Saint-Jean-de-Luz al Col de Saint-Ignace. “Dobbiamo dare l’esempio, soprattutto quando non c’è rischio”, esulta prima di partire per il percorso dal collegio di Chantaco. Attorno a lui, il prefetto Julien Charles, i sindaci di Sare, Saint-Jean-de-Luz, Ascain e Bidart hanno fatto il viaggio in modo notevole.


Il Presidente del Dipartimento si mette in viaggio lungo la pista ciclabile della Rhune.

LIBBRE

La strada è in servizio da qualche settimana e il passaggio dei ciclisti quella mattina sembra dimostrare che i residenti locali e i turisti se ne stanno già appropriando. Collega il tratto esistente tra la città di Saint-Jean-de-Luz e Chantaco ad Ascain. Bisogna poi attraversare la città di Azkaindar, che non ha una pista ciclabile, per raggiungere il percorso che porta al Col de Saint-Ignace e alla stazione ferroviaria di La Rhune. Quest’ultima utilizza la vecchia linea del tram, che ha un notevole vantaggio: la pendenza non supera il 5%, soglia limite per il traffico ferroviario e tramviario. È un percorso in mezzo alla natura che consente di evitare la tortuosa e ripida strada dipartimentale 4, molto trafficata durante la stagione estiva.

Evita 10.000 veicoli

Tra Saint-Jean-de-Luz e Ascain, la pista ciclabile corre vicino alla D918, che è utilizzata da circa 10.000 veicoli al giorno. Solo i ciclisti esperti hanno osato affrontare questo flusso di auto e camion che vanno a 70 km/h. È il caso di Arnaud Perini, del club ciclistico Bizikleta Taldea: “Era davvero pericoloso. C’erano sempre momenti in cui i veicoli ci sfioravano. È molto rassicurante poter utilizzare questa pista”.

“Prima era estremamente sgradevole farlo in bicicletta, ora è un ambiente completamente nuovo, pianeggiante e facile sulle rive della Nivelle, con una vista straordinaria sulle montagne che si offre”, aggiunge Emmanuel Alzuri, sindaco di Bidart e consigliere dipartimentale delegato al Piano Bicicletta.

Lavoro e turismo

“Abbiamo bisogno che la gente di Luz possa andare ad Ascain o che gli Azkaindars che vogliono andare a lavorare a Saint-Jean possano viaggiare in tutta tranquillità”, continua. La pista ciclabile è quindi completamente separata dal traffico automobilistico da un muro di cemento e da barriere di legno, per impedire l’intrusione di veicoli a motore.

Il costo complessivo dell’opera ammonta a 2,6 milioni di euro, finanziati dallo Stato, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dall’Assessorato, dall’Unione per la mobilità e dalla Regione.

Con questo percorso, le autorità mirano a ridurre gli ingorghi in entrata e in uscita da Saint-Jean-de-Luz. Emmanuel Alzuri elogia la posizione strategica del parcheggio gratuito per la mobilità di Chantaco, che consente di lasciare l’auto: “Potremo modificare i tragitti giornalieri. È anche un modo per offrire una passeggiata turistica molto interessante”.

D’ora in poi, recarsi dal centro di Saint-Jean-de-Luz a La Rhune, o da un campeggio di Ascain per fare un tuffo alla Grande Plage, sarà possibile in tutta sicurezza e piacere, in poche pedalate.

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