Juve, Adzic al debutto: “Un sogno, i miei genitori erano in lacrime…”

Juve, Adzic al debutto: “Un sogno, i miei genitori erano in lacrime…”
Juve, Adzic al debutto: “Un sogno, i miei genitori erano in lacrime…”
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Classe 2006, il montenegrino, atteso a lungo per una serie di problemi fisici, nei 18 minuti più recupero giocati contro la Lazio ha impressionato per sfrontatezza e tocco di palla

adzic, che personalità

“Mi piace la sua postura aperta. L’ho visto tanto in allenamento ed è un grande giocatore, sicuramente ha meno responsabilità di altri giocatori in rosa. Può fare il centrocampista, il trequartista, forse un po’ l’esterno. Sono sicuro che ci darà una grande mano”, aveva detto Thiago Motta alla vigilia. E lui, che fin qui era stato limitato da qualche problemino fisico ed era stato in panchina soltanto contro Empoli, Psv e Napoli, non ha tradito le aspettative. Chiamato, al posto di Thuram, a dare qualità al centrocampo bianconero con la partita con la Lazio bloccata sullo 0-0, alla prima palla toccata Adzic ha liberato Weah con un bel filtrante sulla destra, ma il cross dell’americano, poi, non ha trovato nessun compagno pronto in mezzo all’area. Poi, come detto, la conclusione che ha costretto Provedel alla deviazione bassa sulla sua sinistra. Adzic insomma, per tocco di palla, personalità e sfrontatezza, ha colpito. E anche i numeri lo confermano: 9 passaggi giusti su 10, 2 duelli vinti su 4, ma anche 2 contrasti vinti (migliore dei suoi in appena 18 minuti più recupero, alla pari con il titolarissimo Cambiaso) e 1 palla recuperata. Segnale che ha qualità, ma è anche ben disposto al sacrificio.

emozione adzic

Molto più timido, invece, è apparso ai microfoni di Sky nel post-partita. “Parlo in inglese, scusate ma sto imparando l’italiano. Era un sogno giocare per la Juve, non potevo neanche immaginarlo quando ero un bambino – ha confessato -. I miei genitori erano in lacrime, è stata una grande emozione per me”. E chissà, allora, cosa sarebbe successo se Provedel fosse stato un po’ più disattento…

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