NARRATIVA – La crisi sanitaria ci ha ricordato che l’ospedale pubblico era “il vero scudo sanitario della nostra nazione” e ha consentito una cooperazione senza precedenti – ma effimera – tra pubblico e privato.
In una Francia preoccupata e confinata, l’epidemia di coronavirus aveva riportato in primo piano il ruolo essenziale degli operatori sanitari. Senza l’impegno degli operatori sanitari e l’instaurazione di una cooperazione tra attori pubblici e privati, il bilancio umano durante questo periodo (170.000 morti) sarebbe stato molto peggiore. Ma a cinque anni dalla crisi sanitaria, la crisi strutturale dell’ospedale pubblico è ancora significativa – nonostante i consistenti investimenti del “Ségur de la santé” – e lo “spirito Covid” sembra essere scomparso.
« Il Covid è stato un momento in cui il sistema sanitario è stato interamente guidato dalla cura e dal risparmio »spiega il deputato Aurélien Rousseau (Place publique), direttore generale dell’ARS dell’Île-de-France durante la crisi sanitaria. Una politica necessaria ma costosa. « Avevamo eliminato tutti i vincoli finanziari, investendo tutto ciò che avevamo nella battaglia per farcela e non avere…
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