Il 9 dicembre, la cassa nazionale d’indennizzo per infortuni medici è stata condannata a pagare 62.000 euro a una donna dell’Audoise per risarcire un danno e una malattia direttamente imputabili alla vaccinazione.
Il 4 marzo 2022 la legge relativa ai diritti dei pazienti e alla qualità del sistema sanitario ha creato l’Ufficio nazionale per il risarcimento degli infortuni sanitari, delle patologie iatrogene e delle infezioni nosocomiali (Oniam), un istituto pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero della Salute. Sistema destinato a risarcire i pazienti vittime di un grave infortunio medico in caso di colpa riconosciuta dall’assicurazione dell’istituto professionale o sanitario, o in assenza di colpa, quando l’incidente medico è considerato “anormale” di Oniam. Compensazione destinata a compensare “danno causato” par “un incidente medico o un danno attribuibile ad un’attività di ricerca biomedica”, “una condizione iatrogena”con l’effetto collaterale di un trattamento medico, o “un’infezione nosocomiale”contratto in una struttura sanitaria. Tanti dossier gestiti a livello di sette Commissioni di conciliazione e di compensazione (CCI) che coprono il territorio.
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Ma dalla fine del 2020 Oniam, responsabile anche delle vittime delle misure sanitarie di emergenza e delle vaccinazioni obbligatorie, ha il controllo diretto della missione di risarcimento per “conseguenze dannose della vaccinazione contro il Covid-19”. Possibile risarcimento, precisa Oniam, grazie a “procedura amichevole, rapida e facoltativa”, “senza intraprendere azioni legali”che si basa su pubblicazioni scientifiche, analisi di farmacovigilanza, cartella clinica del richiedente ed eventuali competenze collegiali. Tra marzo 2021 e dicembre 2023 Oniam ha ricevuto 1.376 richieste da parte di persone che si consideravano vittime della vaccinazione contro il Covid. Alla stessa data risultavano risarciti amichevolmente 116 persone. Una parte molto modesta dell’attività dell’Ufficio che, nel 2023, aveva versato 188 milioni di euro di risarcimenti, un importo in crescita del 16% rispetto al 2022, raccogliendo 4.095 prime richieste di risarcimento nel 2023. Un’attività che porta a 81.802 i fascicoli elaborati da Oniam sin dalla sua creazione nel 2002.
Più di 156 milioni di dosi iniettate in Francia
E “numero relativamente piccolo di candidati” in materia di Covid e delle oltre 156 milioni di iniezioni di dosi di vaccino, che era stata sollevata dalla Commissione Affari Sociali del Senato, portandola a deferire la questione all’ufficio parlamentare per le scelte scientifiche e tecnologiche nel febbraio 2022, per discutere su “gli effetti avversi dei vaccini e gli ultimi sviluppi delle conoscenze scientifiche sul Covid-19”. Il 30 maggio 2024 quattro deputati e senatori hanno presentato il loro rapporto. L’occasione per fare il punto sull’attività dell’Oniam, ascoltando il suo direttore generale, Sébastien Leloup. Il quale ha poi indicato che, nell’ottobre 2023, erano pervenute 1.246 richieste di risarcimento in relazione alla vaccinazione contro il Covid, di cui 279 pratiche legate a disturbi cardiaci, di cui 202 per miocardite e pericardite, e 229 legate a disturbi neurologici.
Oniam si è poi pronunciata sul diritto dei ricorrenti al risarcimento in 319 casi, il 29% dei quali ha ricevuto parere positivo. Delle 91 persone risarcite amichevolmente, il 48% per pericardite o miocardite, l’11% per disturbi neurologici, il 9% per ictus, trombosi o embolia polmonare, il 4% per disturbi articolari e il 4% per disturbi dermatologici. E un importo medio di risarcimento di circa 8.000 euro. Sopra i 1.300 euro offerti durante il protocollo transazionale alla Gruissanaise Virginie Cathala. Ma ben al di sotto dei 62.000 euro di risarcimento a cui Oniam è stato condannato il 9 dicembre 2024, in primo grado, per garantire la “risarcimento integrale dei danni […] direttamente imputabile alla vaccinazione”.
193.934 segnalazioni di eventi avversi
L’ultimo aggiornamento della situazione sulla sorveglianza dei vaccini contro il Covid-19, pubblicato dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM), nell’agosto 2023, riportava 193.934 segnalazioni di eventi avversi (non necessariamente imputabili al vaccino), di cui il 25% di casi gravi, per oltre 156.788.000 iniezioni, a fronte di 153.452 segnalazioni di eventi avversi registrate a febbraio 2022 in fase di stesura dello stato di avanzamento rapporto. In totale, dall’avvio della campagna vaccinale, il sistema di sorveglianza vaccinale è stato accompagnato dalla pubblicazione di oltre 200 documenti: 88 segnalazioni dei centri regionali di farmacovigilanza, 65 punti informativi e 61 schede riassuntive dell’ANSM, e 32 segnalazioni dell’EPI. -PHARE, gruppo di interesse scientifico formato dall’ANSM e dal Fondo nazionale di assicurazione malattia (CNAM).