Dobbiamo davvero aspettarci uno sciopero negli aeroporti di Parigi?

Dobbiamo davvero aspettarci uno sciopero negli aeroporti di Parigi?
Dobbiamo davvero aspettarci uno sciopero negli aeroporti di Parigi?
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Meno di un mese prima dell’inaugurazione dei Giochi olimpici estivi, i sindacati CGT, CFDT, Force Ouvrière e UNSA degli aeroporti di Parigi (ADP) hanno lanciato martedì 25 giugno un ultimatum ai loro dirigenti. Le ragioni della loro rabbia: la mancanza di personale” ddalla fine del Covid-19, in alcune posizioni strategiche come la sicurezza, mancano dal 20 al 25% di agenti” e il “bonus concessi a chi si è offerto volontario per il periodo olimpico e che non sono giusti“. Se non accoglie le loro richieste, minacciano uno sciopero. “Abbiamo dovuto alzare la voce», confida poi a Capital Daniel Berton, segretario generale della CGT dell’ADP diversi movimenti sociali hanno riempito il cielo negli ultimi mesisenza che i sindacati vincessero la loro causa.

Ma, pressata dalle conseguenze di uno sciopero, mentre la Francia si prepara a ricevere delegazioni sportive di tutto il mondo e milioni di visitatori, la direzione generale dell’ADP ha informato l’intersindacato, questo giovedì 27 giugno in tutto il primo pomeriggio, dello svolgimento di una riunione martedì 2 luglio, alla presenza del CEO Augustin de Romanet. Novità che fanno Daniel Berton”ottimista“. Per lui la dirigenza”è consapevole delle ripercussioni che uno sciopero avrebbe sullo svolgimento dei Giochi e non vuole arrivare a tanto. Dovremmo essere in grado di evitarlo”. In caso contrario, il segretario generale della CGT è chiaro: lo sciopero potrebbe svolgersi nei fine settimana, a partire dal 12 luglio.

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Il suo impatto rischia di essere “moderare“, secondo Imane El Bouanani, portavoce di FlightRight, specialista in diritto aereo, in particolare a causa della dematerializzazione di un certo numero di compiti, che consente ai viaggiatori di “effettuano il check-in, stampano il biglietto e spediscono la valigia tramite terminali automatici“. Un impatto certamente moderato ma non nullo. Come possono organizzarsi i passeggeri e quali risorse hanno in caso di cancellazione del volo?

Le compagnie aeree hanno l’obbligo di trovare una soluzione per i viaggiatori

In linea di principio, le compagnie aeree hanno l’obbligo di informare i passeggeri sui loro diritti. Secondo il regolamento aeronautico europeo del 2004, “i passeggeri non hanno diritto al risarcimento se la causa del problema è esterna e fuori dal controllo della compagnia aerea», précise Imane El Bouanani.

In caso di cancellazione del volo, non è previsto alcun risarcimento, ma è dovuto un rimborso se non viene offerto un volo sostitutivo. Ad esempio, presso Ryanair, dove i biglietti sono generalmente economici, il costo di un nuovo biglietto potrebbe essere più alto se non viene trovato entro i successivi sette giorni. È quindi più vantaggioso richiedere un rimborso del nuovo biglietto acquistato. Il regolamento europeo impone inoltre alle aziende europee di coprire le spese di vitto e alloggio che il passeggero dovrà pagare fino al volo successivo, senza limite di importo e dietro presentazione di fatture.

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È anche possibile che le compagnie aeree ne approfittino l’opportunità dei Giochi Olimpici rivendicare determinati diritti, come nel caso dell’ADP. “Possiamo quindi aspettarci che si uniscano al movimento», avance Imane El Bouanani.

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