Cicloturismo: avete un’idea del suo costo? Rimarrai stupito…

Cicloturismo: avete un’idea del suo costo? Rimarrai stupito…
Cicloturismo: avete un’idea del suo costo? Rimarrai stupito…
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© Justin Paget/Getty Images

– La Francia si colloca al 25° posto tra i paesi europei in cui la bicicletta è più diffusa, con solo il 2,7% che utilizza questa modalità di viaggio per spostamenti inferiori a 80 km, rispetto all’8% del resto dall’Europa.

Andare in bici, con lo zaino in spalla, con il minimo indispensabile e solo i muscoli per andare avanti, questo fa ben sperare per una vacanza sana per il corpo e per il portafoglio. Ebbene… Questo lo immagina chi non ha mai fatto cicloturismo. Perché, per il Sono 22 milioni i francesi che ogni anno vanno in bicicletta durante le vacanzela carta di credito in realtà si surriscalda parecchio.

La spesa media di un cicloturista è di 68 euro al giorno, contro i 55 euro di altre tipologie di turisti, in particolare di quelli che viaggiano in auto, secondo un rapporto della rete Territoires et Vélos, composta da oltre 200 enti locali , pubblicato a metà giugno. Un importo dedicato al 70% tra alloggio e ristorazione. Il cicloturista sarà infatti più propenso degli automobilisti a fermarsi regolarmente lungo il proprio percorso per ristorarsi o dissetarsi. La spesa media dei turisti sportivi, soprattutto sui passi alpini, è addirittura di 80 euro al giorno. E “i vacanzieri stranieri spendono (ancora) più dei francesi, così come gli utilizzatori di biciclette a pedalata assistita, che spesso sono più anziani, e che prediligono la sistemazione alberghiera», precisa Atout France in uno studio pubblicato all’inizio dell’anno.

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Questi dati hanno permesso a Territoires et Vélos di stabilire che un turista in bicicletta spende quotidianamente il 24% in più rispetto a un turista in auto. Tanto che nel 2024, si prevede che i benefici economici del cicloturismo ammontino a 4,6 miliardi di eurosecondo il Ministero dell’Economia, una crescita del 46% in dieci anni.

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Il cicloturismo, volano dell’economia locale

Con 21 grandi itinerari attraverso il Paese, itinerari urbani, più di 1.000 circuiti cicloturistici, 300 siti per mountain bike e una decina di grandi attraversamenti in mountain bike, o anche i mitici passi del Tour de France, gli appassionati o i neofiti del cicloturismo possono divertirsi uno spasso, proprio come i professionisti del turismo, quindi. Secondo France Travail, quasi 34.000 posti di lavoro dipendono dal cicloturismo, la metà dei quali sono nel settore dell’alloggio e della ristorazione, ma anche nelle imprese locali, nelle professioni ciclistiche e negli operatori del turismo. Non è quindi solo per salvare il pianeta che lo Stato destinerà al cicloturismo oltre 40 milioni di euro nel periodo 2021-2030, sui 150 milioni del fondo Destinations France volto ad accelerare lo sviluppo del patrimonio turistico francese.

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Ma ovviamente la transizione ecologica conta molto nella promozione del cicloturismo da parte delle autorità pubbliche. Da diversi anni la bicicletta cerca di affermarsi come alternativa al trasporto pubblico negli spostamenti di tutti i giorni, e soprattutto durante le vacanze. A 15 giorni dall’inizio del Tour de France, è infatti niente di meno che la strategia nazionale per lo sviluppo del cicloturismo, l’ambizione faro del piano Destination France, che Territoires et Vélo ha presentato a metà giugno. L’obiettivo: elevare il Paese a prima destinazione ciclistica mondiale entro il 2030 e, in ultima analisi, turismo sostenibile.

Mentre il turismo è”fonte dell’11% delle emissioni di gas serra in Francia, tre quarti delle quali legate ai trasporti, la trasformazione dell’economia turistica verso un modello più sostenibile ed eco-responsabile è necessaria di fronte alle sfide climatiche», insiste la rete. Secondo Ademe, utilizzare solo la bicicletta durante le vacanze ridurrebbe del 60% le emissioni di CO2 del settore turistico entro sei anni. Senza dimenticare”benefici alla salute», aggiunge l’agenzia.

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