200 visualizzazioni alla BnF

200 visualizzazioni alla BnF
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Dal 19 marzo 2024, la Biblioteca Nazionale di Francia riunisce 200 punti di vista di fotografi e altrettanti nuovi soggetti, in una mostra che racconta i cambiamenti avvenuti in Francia negli anni 2020, alla fine della pandemia di Covid-19.

È una mostra che segnerà una pietra miliare nella storia della fotografia e della committenza pubblica in Francia. Con quasi 450 stampe selezionate, tra le 2000 acquisite nella collezione BnF, la Francia sotto i loro occhi è il culmine di un sistema su larga scala destinato a sostenere l’industria della stampa e in particolare i suoi grandi dimenticati. ·es: fotoreporter. Nell’ottobre 2021 il Ministero della Cultura ha lanciato il grande ordine Radioscopia della Francia: opinioni su un paese colpito dalla crisi sanitaria, guidato dalla BnF e con un budget di 5,46 milioni di euro. Dopo due inviti a presentare progetti, 200 fotografi vincitori vengono selezionati per realizzare entro sette mesi il soggetto di loro scelta, disegnando i contorni di un “La Francia dopo”. Fede, giovani, mobilità, lavoro, ambiente, tempo libero, amore, immigrazione e perfino identità di genere fanno parte dell’ampio ventaglio di temi trattati. Per organizzare questo miscuglio di immagini ed evidenziare la dimensione collettiva del progetto, il percorso espositivo è stato progettato attorno a quattro sezioni principali: Libertà, Uguaglianza, Fraternità e Potenzialità.

Rinnovare il genere

Se alcuni hanno scelto di seguire i codici tradizionali della stampa, sia nella sostanza che nella forma, altri cercano di rinnovare il genere. Tra questi possiamo citare Marion Poussier, che con il suo progetto Parler, ci mostra donne nello spazio pubblico, dall’aspetto potente, che partecipano a gruppi di sostegno o corsi di autodifesa femminista. In Le Amazzoni non esistono, il fotografo Mathieu Farcy e la poetessa Perrine Le Querrec raccontano un argomento tabù, la violenza tra le donne, attraverso ritratti, gesti e tracce. Sempre sulle rappresentazioni femminili, con un approccio più onirico, Julie Bourges ci trasporta in storie di pescatrici intrise di leggende moderne. Il mare è anche il soggetto di Crossing di Hans Zeeldieb, che cattura nel dettaglio il viaggio in traghetto di chi non può vedere i propri cari dall’epidemia di Covid-19, da Marsiglia all’altra sponda del Mediterraneo. Tra i tanti temi riguardanti l’ecologia e il nostro rapporto con gli esseri viventi, spiccano le immagini organiche di Marine Lanier in Le Jardin d’Hannibal, che rivela il comportamento di piante, giardinieri e scienziati nel giardino del Lautaret, il più alto del mondo d’Europa. Per offrire al pubblico una visione più ampia di ciascuno dei suoi soggetti, tutte le immagini appartenenti alla collezione, talvolta accompagnate dai diari di bordo dei fotografi, sono accessibili su un sito dedicato al grande ordine delle Radioscopie de la France.

Tutte le fotografie sono state prodotte come parte della principale commissione nazionale Radioscopia della Francia: prospettive

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