“Molte persone sapevano e…”, Anne-Claire Coudray evoca come mai prima d’ora la sua collaborazione con PPDA

“Molte persone sapevano e…”, Anne-Claire Coudray evoca come mai prima d’ora la sua collaborazione con PPDA
“Molte persone sapevano e…”, Anne-Claire Coudray evoca come mai prima d’ora la sua collaborazione con PPDA
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All’inizio dell’anno, TF1 festeggia il suo cinquantesimo anniversario, un evento a cui il canale chiaramente non poteva mancare.

Il 21 gennaio, un documentario speciale intitolato TF1 50 anni insieme verrà quindi trasmesso per celebrare questo anniversario.

Per l’occasione, cinque personalità emblematiche di questo mezzo secolo di televisione (il giornalista Jean-Claude Narcy, l’attrice Ingrid Chauvin, la presentatrice meteorologica Évelyne Dhéliat, il conduttore Denis Brogniart e la conduttrice del telegiornale del fine settimana, Anne-Claire Coudray, caporedattrice nota) hanno preso parte a un gioco di domande/risposte con i nostri colleghi di parigino.

Anne-Claire Coudray senza filtri sull’affare PPDA

Questa volta non sono stati i giornalisti ad intervistare gli ospiti, ma i lettori, che hanno avuto la possibilità di porre tutte le domande che avevano in mente. Tra questi, le accuse contro Patrick Poivre D’Arvor furono naturalmente affrontate.

Ricordiamo che l’ex conduttrice delle 20 di TF1 è accusata di violenza sessuale e stupro da parte di un collettivo di 90 donne, fatti risalenti a diversi decenni e rimasti sconosciuti fino al 2021.

Da allora abbiamo adottato l’approccio opposto istituendo un consiglio di vigilanza“, ha rivelato per primo Jean-Claude Narcy prima che Anne-Claire Coudray prendesse a sua volta la parola: “Siamo tutti caduti dall’armadio e l’abbiamo vissuto come un trauma.

E per continuare: “Ci siamo interrogati sull’interrogatorio della redazione, sul fatto che molti sapessero e nessuno dicesse nulla. Siamo tornati a quegli anni, quando lavoravamo tutti con lui. Mai la parolaviolanon è stato pronunciato, te lo posso assicurare.

Robert Namias: “Non sono mai stato informato di nulla”

In un’intervista rilasciata a Figaro lo scorso novembre, Robert Namias, ex direttore dell’informazione dal 1996 al 2008, aveva infatti spiegato che la direzione di TF1 aveva “sicuramente è mancato qualcosa“.

Non immaginavamo nemmeno per un momento che al TF1 potessero essere commessi crimini del genere“, ha indicato prima di menzionare l’enorme “infortunio che si è aperto nel novembre 2021“.

L’imprenditore ha poi concluso assicurando di “non averlo fatto”.mai stato informato di nulla“ecc “Se avessimo avuto qualche convinzione, avrebbe dovuto lasciare immediatamente l’azienda“.

Di fronte alle accuse, Patrick Poivre D’Arvor, dal canto suo, nega i fatti.

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