Il vicedirettore dell’Agenzia sanitaria regionale della Martinica (ARS), Fabien Laleu, ha parlato di questo caso di meningite, dell’attuale epidemia di influenza, del problema del deserto medico e della ricostruzione dell’ospedale della Trinità. Per Martinica la 1ère, fa il punto nel corso della trasmissione radiofonica mattutina di lunedì 20 gennaio.
Fabien Laleu, vicedirettore generale dell’Agenzia sanitaria regionale della Martinica (ARS), parla della morte legata alla meningite della settimana scorsa, dell’epidemia di influenza e del problema della mancanza di medici. Si affronta anche la questione della ricostruzione dell’Ospedale della Trinità. È stato in un’intervista questo lunedì mattina su Martinica la 1epoca.
1 Meningite: individuati una cinquantina di casi di contatto
Alla fine della scorsa settimana, un autista di ambulanza ha perso la vita a causa di una meningite batterica.
Ad oggi, “sono in corso ricerche biologiche“, conferma Fabien Laleu che pensa di ottenere risultati.”entro la fine della settimana.”Sono stati identificati quasi 50 casi di contatto. Per alcuni è stato somministrato un trattamento antibiotico preventivo”. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di una malattia estremamente rara.“, avverte il vicedirettore dell’Ars. L’ultimo caso risale al 2014 in Martinica.
Questa malattia ha una bassa contagiosità; i casi di contatto sono quelli riscontrabili solo nell’ambito familiare o professionale.
Fabien Laleu, vicedirettore dell’ARS
La situazione”è completamente circoscritto” indica il vicedirettore. Tutte le persone vicine alla vittima della meningite sono state contattate.
- Per informazioni sulla meningite, questo lunedì è disponibile una piattaforma telefonica dalle 9:00 alle 17:00: 06 96 40 42 97. Se hai sintomi chiama il 15.
2 L’influenza non ha ancora raggiunto la soglia epidemica
Per quanto riguarda l’influenza, “riteniamo con la sanità pubblica francese che il picco epidemico non sia stato raggiunto”dice Fabien Laleu. Questo raggiungerà il suo massimo tra due o tre settimane. Il vicedirettore ricorda l’importanza del vaccino e i gesti barriera da adottare per evitare il contagio. “In Martinica abbiamo il numero di vaccini sufficiente a soddisfare la domanda“, conferma.
Allo stesso tempo, l’epidemia di dengue sta diminuendo, anche se è ancora presente.
- Se avverti sintomi, chiama il tuo medico o comporre 15 che ti reindirizza al servizio di accesso alle cure.
3 Verso la ricostruzione del Trinity Hospital?
Il vicedirettore dell’Ars si è detto “fiducioso“quando nel futuro del Centro Ospedaliero Universitario (CHU).”A causa dei lavori in corso, il CHU è costretto a chiudere i letti. Questo è il caso di Trinity e Pierre Zobda-Quitman. Sono davvero fiducioso perché so che c’è una significativa mobilitazione della comunità medica e amministrativa del CHU per far sì che la situazione migliori”.conferma.
Una volta terminati i lavori potremo rimontare questi letti e riprendere l’attività.
Fabien Laleu, vicedirettore dell’ARS
Per la Trinità “il progetto di ricostruzione è ben avviato, i finanziamenti sono stati mobilitati“Contemporaneamente è stato realizzato un progetto di ristrutturazione dell’attuale edificio del Trinity che sarà consegnato nella prima metà del 2025.”Nei prossimi anni verrà avviata la ricostruzione anche del sito di Marinières“, conferma Fabien il vicedirettore.
Tuttavia, “l’ospedale universitario è strutturalmente in deficit“, conferma Fabien Laleu, ricordando che 2 anni fa è stato avviato un piano d’azione per “migliorare le operazioni.” E per spiegare: per “Riacquistare spazio di manovra, pagare i fornitori e sviluppare i progetti necessari, lo Stato eroga ogni anno quasi 100 milioni di euro in aiuti in denaro“.
Il ritorno all’equilibrio non avverrà entro tre anni, secondo il vicedirettore dell’Ars. Per ora “è un piano per migliorare la qualità delle cure e delle attività.”
4 Come colmare la carenza di medici?
Ogni anno in Martinica si registrano tra le 140 e le 150 rotazioni di medici, a seconda dell’ordine dei medici.
Nel 2024, la Martinica avrà 140 partenze e 170 arrivi. ” Nonostante tutto riusciamo a rinnovare e ad avere poco più che partenze“, esulta Fabien Laleu. Nella medicina generale le statistiche sono vicine a quelle della Francia anche se “i medici non sono distribuiti equamente.” D’altra parte, nella medicina specialistica, in particolare in dermatologia, il numero degli studi non è sufficiente.
Per aiutare i nuovi medici è stato istituito un servizio di portineria, assistenza per l’installazione e piani di incentivi fiscali. “Rendiamo più attrattivo il territorio“, conferma il vicedirettore dell’Ars. L’obiettivo ora è che restino stabilmente sul territorio.