Dal 1981 Marka non ha mai veramente lasciato il palco. Oggi, a 63 anni, resta appassionato come quando ha iniziato. “Sta andando tutto bene, ho tanti progetti e concerti. Ho 63 anni, ma non voglio fermarmi e ho la fortuna di amare ancora il mio lavoro”, confida.
Energia intatta
Qual è la ricetta della sua longevità? “Energia e desiderio. Ho la fortuna di poter continuare quello che era un sogno d’infanzia”. E Marka non si limita a sognare: con un nuovo album e un libro, entrambi previsti per il 7 marzo, l’artista belga dimostra di essere ancora pronto ad accettare qualsiasi sfida.
Un omaggio allo scorrere del tempo
Il suo singolo “Comme le dit Orelsan” offre uno sguardo divertito e sincero agli effetti del tempo. “Quando ti alzi la mattina a 63 anni e mezzo, e ti fa male il piede o altro, sai benissimo che la macchina fa fatica a mettersi in moto. Ma riusciamo a farlo, anche nel miglior modo possibile. lo stesso vale per il mio lavoro: pubblicare un album a 63 anni non è facile. Ci chiediamo a chi interesserà?
In “Appellez-moi Serge”, album e libro entrambi attesi per il 7 marzo, Marka si apre più che mai. Abituato a collaborare con parolieri come Riton Lippman o Jacques Duval, questa volta si è rivolto ai suoi ricordi personali. “È un po’ come andare dallo psicologo. Avevo bisogno di dire certe cose che non avevo mai potuto dire, soprattutto riguardo al rapporto tra mia mamma e mio papà”.
Oltre agli album e ai libri, Marka è anche coinvolto in progetti che gli stanno a cuore, come “Tournez des Villages”. Questo concetto originale lo porta direttamente nei comuni belgi per offrire concerti all’aperto. “È un concetto che mi piace molto perché sono poche le persone che hanno il tempo di venire a Bruxelles per vedere concerti e artisti, e io faccio il contrario, vado verso di loro”spiega con entusiasmo.