Dove è stato girato il film con Charlotte Gainsbourg e José Garcia?

Dove è stato girato il film con Charlotte Gainsbourg e José Garcia?
Dove è stato girato il film con Charlotte Gainsbourg e José Garcia?
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Venerdì 17 gennaio alle 21:10, trasmette Canal + Noi, i Leroy. Una commedia speciale ambientata nei luoghi cari al suo regista…

Toccante del viaggio su strada, Noi, i Leroy è arrivato nelle sale nel 2024. È già in televisione su Canal +, questo venerdì, alle 21,10 Diretta da Florent Bernard, questa commedia lontana dai cliché è basata sui giovani Lili Aubry e Hadrien Heaulmé, ma anche su Charlotte Gainsbourg e José Garcia. Una famiglia che incontrerà sul suo cammino soprattutto i comici Baptiste Lecaplain, Jérôme Niel, Sophie-Marie Larrouy e Benjamin Tranié. Un percorso disegnato attraverso location delle riprese molto specifiche…

Noi, i Leroy : una coppia in crisi per un viaggio on the road dell’ultima possibilità

Noi, i Leroy ci porta nella vita quotidiana di una coppia in crisi, quella di Sandrine e Christophe. Dopo essersi incontrati al liceo nel 1996, hanno visto le loro vite svolgersi senza lasciare le loro scatole. Trasferirsi in un appartamento, comprare una casa, avere due figli… Oggi la tazza è piena per Sandrine, poco entusiasta della routine e trascurata da un marito molto impegnato con il lavoro. Quando lei gli dice che vuole porre fine alla loro relazione, Christophe farà di tutto per sorprenderla e organizzerà un fine settimana sulle tracce della loro storia, in compagnia del figlio e della figlia.

Noi, i Leroy : un film girato nella regione del regista

Questo vero fine settimana dell’ultima occasione, Florent Bernard ha scelto di concretizzarlo in Borgogna. Così, intraprendendo il road trip dei Leroy, gli spettatori attraverseranno Digione, ma anche la zona autostradale Gevrey-Chambertin. Luoghi delle riprese che non devono nulla al caso, come ha confidato il regista nella cartella stampa del suo film: “Girare in casa era importante, ma volevo anche mettere in risalto le regioni della Francia, gli ambienti delle persone che non sono necessariamente cartoline, mostrare le rotatorie, il Buffalo Grill, gli alberghi squallidi, le aree commerciali dove tutto è orizzontale come in un western. Trovo che possa contenere molta poesia (…) In un certo senso è un modo per raccontare bei ricordi della giovinezza, quando passavamo il tempo ad annoiarci in questi parcheggi. Ne ho un bel ricordo”.

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