Come sta Anne, la designer d’interni 53enne truffata da un falso Brad Pitt? E quanto l’ha influenzata questa vicenda? Il suo avvocato Laurène Hanna, ospite C per te questo venerdì, 17 gennaio, viene a dare alcune risposte nello spettacolo.
“Ha provato a porre fine alla sua vita tre volte, dopo aver realizzato l’anarca. Aveva problemi di salute molto seri. In ogni caso, per lasciarsi ingannare da questo tipo di anarchia, secondo me bisogna già trovarsi in uno stato di disagio emotivo avanzato. Era già in una situazione critica, e dopo l’impennata sui social networkera peggio. Ma la saluto perché la trovo davvero coraggiosa e combattiva“, ha spiegato.
Ricordiamo che Anne ha divorziato e che ha perso quasi 830.000 euro in questa vicenda, dopo aver dato più volte dei soldi al finto Brad Pitt, perché fingeva di aver bisogno di soldi per pagare un’operazione di cancro ai reni. “Tutti i trasferimenti avrebbero dovuto provocare una reazione (…) Ho intenzione di contattare le banche. Stiamo valutando un procedimento civile. Come hanno potuto lasciar passare questi trasferimenti sospetti all’estero?“, ha spiegato Laurène Hanna in C per te.
La falsa truffa di Brad Pitt, dov’è il problema?
Le autorità francesi hanno avviato un’indagine per individuare i conti sui quali sono stati ricevuti i bonifici effettuati da Anne, vittima di questa truffa. Ma il suo avvocato spiega che è già stato fatto: “I truffatori, li abbiamo già trovati, beh, supponiamo (…) Si tratta di tre nigeriani, di età compresa tra i 20 ei 27 anni.“Laurène Hanna ha invitato un gruppo di hacker pentiti a ritrovare le loro tracce. Un lavoro che avrebbe dovuto fare la polizia?
“La polizia dispone di risorse che questa azienda privata non può avere. Ma molto spesso le denunce non vengono accolte perché le vittime arrivano dicendo ‘mi è successo questo’, a cui viene detto ‘sì ma hai una traccia, qualcosa?’, è quasi un po’ come la cultura dei risultati e che io deplorare.“, ha risposto l’avvocato di Anne, che come promemoria non è soddisfatto del modo in cui Dalle sette alle otto ha raccontato la sua storia. Il caporedattore del programma e il suo presentatore Harry Roselmack hanno reagito a queste accuse, ciascuno a turno.