Violento, ultraconservatore, antisemita… quando Trump sceglie i suoi sostenitori, non lo fa a metà! Gli attori Sylvester Stallone, Jon Voight e Mel Gibson, sostenitori di lunga data del presidente eletto degli Stati Uniti, sono stati simbolicamente resi protagonisti giovedì “ambasciatori” essere a Hollywood “occhi e orecchie” del futuro presidente nel settore dell’intrattenimento audiovisivo, principalmente filodemocratico…
Stallone, 78 anni, noto per aver interpretato Rambo e Rocky, è un repubblicano dichiarato da molti anni. A metà novembre ha inaugurato un gala in onore del presidente eletto, nella sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida. Sostenitore di lunga data del repubblicano, Jon Voight, 86 anni, è stato decorato con la Medaglia Nazionale delle Arti durante il primo mandato di Donald Trump. Per quanto riguarda l’attore e regista Mel Gibson, è noto per le sue manifestazioni antisemite e ha mostrato il suo sostegno al miliardario nel 2024.
Sul suo social network TruthSocial, il miliardario repubblicano, che lunedì tornerà alla Casa Bianca, aveva parlato “l’onore di annunciare” che queste personalità saranno “ambasciatori speciali in questo luogo importante, ma molto turbolento, che è Hollywood, California”. I tre uomini, pluripremiati dall’industria cinematografica, hanno tra loro dieci nomination agli Oscar e tre di questi trofei. Essi “Saranno i miei emissari speciali con l’obiettivo di rendere Hollywood – che ha perso molto in quattro anni a favore dell’estero – una PIÙ GRANDE, MIGLIORE E PIÙ FORTE DI QUANTO NON È MAI STATA!”ha insistito Donald Trump.
Sezione notizie e età d’oro di Hollywood
I tre uomini compilarono anche la sezione delle notizie. Jon Voight, padre della superstar Angelina Jolie, è stato accusato dall’attore Frank Whaley, con il quale ha condiviso il poster Pulp Fictionper averlo schiaffeggiato sul set. Mel Gibson, accusato di antisemitismo per il film la Passione di Cristo nel 2004, ha dovuto affrontare accuse di razzismo, omofobia e violenza domestica. Soprannominato “Mad Mel” in riferimento al suo famoso ruolo in Mad Maxl’attore era stato boicottato da Hollywood prima di tornare alla ribalta nel 2017. Infine Sylvester Stallone, per il quale Donald Trump è il «secondo George Washington»è stato accusato di violenza sessuale alla fine degli anni ’80, accuse che ha negato e che non hanno portato ad azioni legali.
Il presidente eletto ha assicurato che in futuro lo farà”cosa mi suggeriranno. Si tratterà di riscoprire, come per gli Stati Uniti d’America, l’età d’oro di Hollywood!” Il futuro presidente, 78 anni, è rifiutato da molte star della musica e del cinema. Come Taylor Swift, Beyoncé, Bruce Springsteen e George Clooney che hanno sostenuto la vicepresidente democratica Kamala Harris alle elezioni presidenziali.