10 anni senza il fumettista Cabu, il “croqueur” dei jazzisti

10 anni senza il fumettista Cabu, il “croqueur” dei jazzisti
10 anni senza il fumettista Cabu, il “croqueur” dei jazzisti
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Foto royalty free Flickr @JB MILLOT

Brillante caricaturista, l’appassionato di jazz morì durante l’attacco a Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015.

Cabu: una storia d’amore per il jazz che inizia con… Cab Calloway

Già dieci anni, eppure, la sensazione che fosse ieri.

Il 7 gennaio 2015, il La redazione di Charlie Hebdo è stata presa di mira da attacchi di indicibile crudeltàlasciando 12 morti in nome della libertà di espressione. Tra questi, un certo Jean tiratoQuesto Cabuun caricaturista di talento noto per i suoi personaggi Gran Ducato e di Il mio Beauf. Un tratto di matita unicoche ha contribuito molto allastoria del jazz.

Perché sì, Cabu andava pazzo per il jazzdi questa musica che “si muove“. Quando era piccolo sognava di diventare batterista in una big band, ma è stato allora che lo ha scoperto Carlo Trenet sul palco di cui si innamorò a prima vista. Un idolo che diventa suo amico, che glielo permette allenarsi nel riferire sulle star degli anni ’60. Ma la canzone francese lo è troppo malinconico per Cabu. Poi il fumettista lo scopre Taxi Callowayed è l’inizio di un’ossessione per le grandi orchestre, l’altalena e i musicisti, che ha avuto il piacere di disegnare nel corso della sua carriera.

L’invenzione più bella del mondo dopo la stampa è l’altalena” – Cabu

Un musicista jazz gioioso e talentuoso

Inoltre, non perderà mai un concerto di Duca Ellington, Lionel Hamptono da Conte Basie. Cabu ha abbozzato tutti i suoi idoli del jazz in più di 70 illustrazioni tanto tenere quanto vibranti di energia : Di Nat King Cole ha Gillespie vertiginoso di passaggio Dinah Washington, Glenn Miller, Ella Fitzgerald, Bessie Smith, Django Reinhardt, Billie Holiday, Ray Charles, Chet Baker et Miles Davisqueste sono tutte testimonianze che si possono trovare in Cabu nel jazz, un libro che raccoglie i suoi schizzi.

Il fondatore del festival Jazz a Vienna Jean-Paul Boutellierricorda con emozione il modo di lavorare del caricaturista, sempre molto felice di ritrovarsi davanti ad un’orchestra.

“Disegnava ai concerti, mentre una telecamera filmava il suo disegno in costruzione e le immagini venivano trasmesse in diretta su uno schermo. La prima volta fu vedere Cab Calloway, di cui amava in modo eccezionale l’orchestra, il lato divertente e il bravo ballerino. – Jean-Paul Boutellier

Un artista geniale, trasceso dalle sue passioni, che ben rappresenta il jazz e la sua libertà.

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