Dal thriller preistorico al film d’avventura, dalla fantascienza alla ricostruzione storica, dalla tragedia al film musicale, Steven Spielberg esplorato tutti gli universi. Tranne uno. La sua stessa vita, che ha lavorato per mantenere privata. Tuttavia, il cineasta ha evocato il suo destino in modo indiretto nel corso della sua carriera, in Incontri del terzo tipo (1978), E l’extraterrestre (1982) e Prova a prendermi (2002). Ha quindi aspettato il suo trentaquattresimo lungometraggio per raccontare la sua giovinezza, la scoperta del cinema e il divorzio dei suoi genitori, un trauma dal quale non è del tutto guarito. “ Non ho mai avuto il coraggio di affrontare questa storia a testa alta », confidò nel 2023 durante la cerimonia dei Golden Globes, dove ricevette i premi per il miglior film e la miglior regia per I Fabelmanla sua opera più personale.
Tutto ebbe inizio nel 1952, in un cinema. Sullo schermo un treno deraglia nella notte. La scena lascia senza parole il giovane Sammy, l’alter ego immaginario del regista. I suoi genitori, Burt e Mitzi Fabelman, lo portarono a vedere Sotto il tendone più grande del mondoDi Cecil B. DeMille. « Questo film non è indimenticabile, ma questo incidente è rimasto impresso nella mia memoria “, spiega Spielberg. Tornato a casa, il bambino di 6 anni cerca di riprodurre il disastro ferroviario con il suo trenino elettrico e il Fotocamera Super8 di suo padre. È nata la sua vocazione. Dopo questa brillante introduzione, il creatore di Indiana Jones parla del suo amore per il cinema, dei fantastici cortometraggi con le sue sorelle, che trasforma in mummie, e, più tardi, delle riprese in anticipo di Il dobbiamo salvare il soldato Ryan che armeggia con il suo gli amici scout, la lezione di vita dell’esuberante zio Boris, le angherie di cui è vittima a scuola perché ebreo…
UNA DICHIARAZIONE D’AMORE ALLA SUA FAMIGLIA
Con questa storia sotto forma di gioco di specchi riporta in vita i suoi amati genitori. Un padre ingegnere, un pioniere dell’informatica (Paul Dano, tutto finezza), e una madre pianista (il meraviglioso Michelle Williams), di cui Sammy scoprirà per caso sul tavolo di montaggio il segreto, foriero della separazione della coppia. “ Leah, la madre di Steven, era una libera pensatrice. La sua immaginazione permeava la vita di tutti i giorni, spiega l’attrice. Anche i piatti li lavava con esuberanza. Era soggetta al proprio desiderio. Ecco perché non poteva restare sposata a lungo. » l’attrice ricorda anche le lacrime del regista quando la vide vestita, con i capelli e il trucco come sua madre.
Per dichiarare il suo amore alla famiglia, il maestro Spielberg componeva sequenze magiche, come quella della madre che balla in controluce davanti ai fari accesi dell’auto di famiglia, o questo incontro con Giovanni Ford (interpretato – idea geniale – da David Lynch!), che regalerà a Sammy, appena assunto alla Universal, la sua prima lezione di cinema, in due parole: arte e orizzonte.
I Fabelman, domenica 5 gennaio alle 21,10 su France 2
ISABELLE MAGNIER