Lannemezan. “La Via dei Centauri”: un documentario eccezionale

Lannemezan. “La Via dei Centauri”: un documentario eccezionale
Lannemezan. “La Via dei Centauri”: un documentario eccezionale
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l’essenziale
Molto più di una semplice passeggiata a cavallo, il documentario in programma il 10 gennaio sugli schermi del Grand Rio, vi propone un’immersione totale in un’escursione attraverso i Pirenei.

“Dicono che ci sono cavalieri, amazzoni. Ciò non è corretto. Ci sono anche i cavalieri, le amazzoni, coloro che, investendo negli equini, hanno sfumato i confini della propria identità, hanno fatto fatica a vedere un cavallo, a sentire un cavallo, a muovere un cavallo, tanto che i loro gesti, le loro sensazioni, il loro sguardo del mondo vengono capovolti, diventando un cavallo, accettando di dimenticare un po’ l’umano che c’è in sé. Queste parole portano la firma di Clara Arnaud, scrittrice e romanziera di viaggi e riassumono perfettamente il documentario di Marine Luca. Questo giornalista specializzato in ambiente per la serie di documentari “Il brutto tempo per il pianeta” su 5 è l’autore del film che sarà trasmesso al Grand Rio il 10 gennaio: “Questa avventura mi ha permesso di pensare fuori dagli schemi televisivi per trovare una narrazione, un tono e temi che siano specifici per me, integrando sempre questa sensibilità al cambiamento climatico e all’ambiente. Un documentario che scolpisce dal suo ritorno dalla traversata a cavallo dei Pirenei, nel giugno 2023: “Ho poi continuato a lavorare su questa produzione ed è giunto il momento che il documentario venga trasmesso e incontri il suo pubblico”.

“Crea interazione”

Perché il desiderio di Marine c’è, di avvicinare il più possibile la sua creazione, di condividere la sua esperienza con il pubblico che dovrebbe essere numeroso per venire a scoprire questo film: “Il cinema sarà il luogo ideale per generare interazione attorno a questa spedizione in cui non riguarda solo il viaggio.

Il documentario è attraversato da altri soggetti come il tempo, lo spazio, il paesaggio. Questa è l’essenza stessa del documentario, nato da questa esperienza vissuta nella primavera del 2023 come giornalista reporter, che è entrata in risonanza con la mia storia e il mio rapporto con i cavalli. Il suo filo conduttore è stato intrecciato durante la nostra traversata e nelle sensazioni maturate in me nei mesi successivi.

Un viaggio raccontato giorno per giorno, dall’interno, con passione e sincerità: “Questo documentario si sviluppa innanzitutto come un reportage, le immagini hanno infine trovato la loro risonanza attraverso l’espressione di un diario di bordo. Il film propone di seguire la cronologia del viaggio Con il passare dei giorni, fornisce spiegazioni concrete sull’andamento della spedizione e osservazioni sensoriali.

In “La Via dei Centauri”, Marine Lucas ha voluto togliere l’immagine del cavallo dal suo consueto ruolo secondario nella maggior parte dei film e renderlo un personaggio di spicco a pieno titolo: “Racconta come influenzano il nostro mondo interiore Oltre a mostrare cosa uomo e cavallo compiono insieme, evidenziando come si forma il legame, quali sconvolgimenti questo legame genera. Il cavallo ci invita a cambiare la nostra prospettiva. Per noi è un animale protagonista. avvicinarci alla nostra essenza: il Vivente. questione cruciale di questi tempi.

Ci vediamo il 10 gennaio, alle 19, al cinema Grand Rio di Lannemezan.

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