Il padre di Meghan Markle si è interrogato sulla percezione che Archie e Lilibet avranno in futuro delle scelte dei loro genitori di averli allontanati dalla famiglia reale.
Il padre di Meghan Markle, Thomas Markle, è triste per i suoi nipoti. Questo è ciò che ha confidato durante una recente intervista al New Zealand Woman’s Weekly. Anche se l’ex attrice di “Suit” e suo padre non si parlano più e quest’ultimo non ha mai incontrato Archie e Lilibet, ha infatti espresso la sua opinione sulle scelte prese dal Duca e dalla Duchessa di Sussex, in particolare di allontanare i propri figli dalla famiglia reale britannica e quindi privarli dei loro diritti reali.
Un commento condiviso dopo i festeggiamenti della grande parata Trooping the Colour, che si tiene ogni anno nel Regno Unito a metà giugno per celebrare il compleanno del monarca.
“Ho trovato molto triste che ai figli di Meghan e Harry non sia permesso di conoscere i loro cugini, che sembrano bambini fantastici, o di prendere parte ad eventi come Trooping the Colour che è il loro diritto di nascita”, ha confidato Thomas Markle.
Una decisione che forse la coppia un giorno pagherà
Scelte che secondo lui potrebbero essere messe in discussione anche da Archie, 5 anni, e Lilibet, 3 anni, in futuro. I due bambini non sono tornati in Gran Bretagna dal Giubileo di platino di Elisabetta II nel giugno 2022.
“Stanno arrivando all’età in cui iniziano a fare domande, come tutti i bambini. Mi chiedo come si sentiranno Archie e Lilibet tra qualche anno, quando si renderanno conto di quanto si sono persi”, continua.
Thomas Markle ha menzionato anche la posizione del re Carlo III, che in definitiva considera nella sua stessa situazione, vale a dire “due nonni che vogliono vedere” i loro nipoti.
Se l’incontro tra i due figli di Meghan Markle e il nonno materno sembra ancora più compromesso dopo questa presa di posizione, potrebbe però darsi che re Carlo si rechi negli Stati Uniti nell’ambito di una visita ufficiale durante la quale si recherà a trovare i suoi nipoti, i Lo ha riferito a giugno il quotidiano britannico The Mirror.
