Kanye West denunciato dalla modella che lo accusa di averla strangolata

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Jenn An, ex partecipante allo show “America's Next Top Model”, accusa Kanye West di averla aggredita durante le riprese di un video musicale nel 2010. Lei sostiene che il rapper l'ha strangolata e si è infilato le dita in gola mentre gridava: “È arte… sono come Picasso.”

Di Kanye West si parla ancora una volta in termini poco lusinghieri e la nuova testimonianza contro di lui fa venire i brividi lungo la schiena. Jenn An, ex concorrente di America's Next Top Model, ha accusato il rapper di averla strangolata e di averle infilato le dita in gola mentre gridava: “Questa è arte.. Sono come Picasso” durante le riprese di un video musicale nel 2010.

In una denuncia presentata venerdì 22 novembre al tribunale federale di New York, la modella ha spiegato che il rapper 47enne ha messo in scena “la sua stessa produzione” chiedendo a una troupe cinematografica di filmarlo mentre la strangolava. La denuncia, i cui termini sono stati riportati in particolare da Rolling Stone, Page Six e TheWrap, indica che Jenn An ha lavorato come silhouette per il video del remix di “In for The Kill” di La Roux con Kanye West al Chelsea Hotel a New York nel settembre 2010 e indossava solo “lingerie” quando Kanye West la indicò alla troupe e disse: “Dammi la ragazza asiatica”.

Jenn An ha detto di aver risposto a Kanye West: “Non indosso molti vestiti”. Quest’ultimo avrebbe ribattuto: “Ecco perché ho scelto te”. Dice che il rapper ha poi chiesto agli altri attori di lasciare la stanza.

“Sono come il Picasso del cazzo”

Il modello ha affermato che Kanye West stava “respirando pesantemente” quando ha chiesto alla troupe televisiva di fare un primo piano del suo viso e ha iniziato a “imitare” una scena di “sesso orale forzato” con la mano su di lei. Di fronte alla telecamera, Kanye West avrebbe poi iniziato a strangolare la denunciante prima di “infilarle diverse dita in gola, spingendole dentro e fuori continuamente”, quindi “imbavagliandola” per più di un minuto.

La giovane ha affermato che il rapper ha gridato: “È arte. E' l'arte di scopare. Sono come Picasso”, mentre la strangolava, “in un modo simile al bavaglio porno BDSM”. “La querelante aveva difficoltà a respirare e si sentiva come se fosse temporaneamente svenuta”, si legge nella denuncia.

People ha chiarito che anche l'Universal Music Group (UMG) è stato nominato co-imputato nel caso, poiché Jenn An ha accusato la società di “non aver indagato” sull'incidente.

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