Ritorna in Belgio “Starmania”: un’opera di finzione diventata realtà attuale

Ritorna in Belgio “Starmania”: un’opera di finzione diventata realtà attuale
Ritorna in Belgio “Starmania”: un’opera di finzione diventata realtà attuale
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Quando lasciare Starmania era una questione di sopravvivenza per Maurane

Background diversi, passioni comuni

Per Adrien Fruit la musica è sempre stata una scelta ovvia, anche se ha dovuto destreggiarsi tra professioni legate al cibo. “Ho sempre fatto musica. Sono un cantante, autore, compositore… Ma prima di Starmania, avevo lavori nel settore alimentare, come manager di beni di lusso. Ad un certo punto avrei persino smesso di ascoltare musica.“Alla fine è stato il suo migliore amico a offrirgli un’opportunità inaspettata registrandolo per il casting. “Ho inviato il mio video una settimana dopo la scadenza, eppure sono stato contattato urgentemente un lunedì sera, per potermi presentare il giorno successivo”. Questo incontro al Théâtre de Paris segnò l’inizio di una nuova vita.

William Cloutier è cresciuto sotto i riflettori degli spettacoli televisivi. “Ci sono nato”scherza. Dopo le apparizioni in Star Academy e Mixmania, ha ottenuto un grande successo. Ma dovette superare una certa sindrome dell’impostore, che lo spinse a sottoporsi a tre anni di formazione teatrale. La sua voce, a volte paragonata a quella di Balavoine, attirò l’attenzione di Luc Plamondon. “Durante il tour della Star Academy, Luc è venuto a trovarmi nel backstage. Mi ha detto che la mia voce gli ricordava Balavoine e che poteva immaginarmi nel ruolo. Il giorno dopo, ero su un aereo per Parigi.”

Temi contemporanei e messa in scena straordinaria: l’opera rock Starmania è più attuale che mai

Per quanto riguarda Magalie Goblet, il suo viaggio è iniziato nel music hall. Notata a 15 anni mentre cantava in strada per Telethon, si esibisce subito nei cabaret, mentre frequenta lezioni di recitazione e doppiaggio. “Ho iniziato con Welcome to Woodstock nel 2017, poi ho continuato con Bernadette de Lourdes e Émilie Jolie.” È grazie a Benvenuti a Woodstock che Luc Plamondon l’ha scoperto. “Un suo assistente mi ha chiamato nel 2019. Sono stato uno dei primi a unirmi al cast”.

Se l’inizio di questa avventura è stato entusiasmante, l’arrivo del Covid ha causato molte incertezze. “Era la mia grande ansia“, confida Magalie. “Ho firmato il contratto a gennaio 2020 e due mesi dopo tutto si è fermato per un attimo, mi sono detto che non sarebbe mai successo”. Fortunatamente, il progetto ha finalmente visto la luce, offrendo un immenso sollievo all’intero team.

Da cantante ad attore: un passaggio naturale?

Per tutti e tre gli artisti, il confine tra canto e interpretazione è sottile, soprattutto in un lavoro come Starmania. Adriano specifica: “Il vantaggio qui è che cantiamo solo. L’interpretazione passa attraverso la voce e le emozioni, che resta il nostro lavoro”. Magalie condivide questa visione: “Per me un cantante è già un attore. Quando pensi a quello che dici, lo reciti. Con Starmania è ancora più evidente: i testi sono vissuti.”

William ha trovato un equilibrio grazie alla sua esperienza teatrale. “Il lavoro di composizione mi ha aiutato molto a fidarmi di me stesso. Con Thomas Jolly, il nostro regista, abbiamo approfondito le problematiche psicologiche di ogni ruolo.” Adrien, invece, si sente naturalmente vicino a Ziggy: “Ziggy è un omosessuale leggermente esuberante e iperattivo che cerca di brillare. Non è un ruolo compositivo per me, è quasi naturale.”

Michel Berger: “Starmania” rinasce sul palco e verrà ristampato un album raro e poco conosciuto

Quando chiediamo loro se seguire le orme di Balavoine, Gall o Diane Dufresne li abbia intimiditi, le reazioni sono diverse. “Se pensiamo troppo a loro prima di salire sul palco, non lo faremo mai“, dice William. Magalie, da parte sua, ammette di aver sentito una certa pressione: “Avevo paura che il pubblico preferisse ancora l’originale. Ma col tempo ho fatto mio il ruolo.“Adrien, da parte sua, evidenzia una notevole differenza:”Certi ruoli, come quello di Johnny Rockfort o Stella Spotlight, hanno una forte identità nell’inconscio collettivo. Ziggy forse è un po’ più libero.”

Un’opera intramontabile e attuale

Se nel 1979 Starmania era una distopia, oggi risuona come una realtà agghiacciante. “All’epoca era fantascienza, ora è ultra attuale”. spiega Adriano. “La storia tocca temi come la brama di potere, le questioni di genere, il terrorismo… Argomenti scottanti”.

Per Magalie, questa modernità è rafforzata dalla messa in scena. “Thomas Jolly ha chiarito la storia, ha riposizionato alcune scene per rafforzare la drammaturgia. Il testo non è cambiato, ma tutto sembra più coerente.“Guglielmo aggiunge: “Ad esempio, Child of Pollution è ora cantata da Johnny Rockfort, il che rende il tutto più logico e più commovente.”

“Starmania è più attuale di 40 anni fa”

Al di là delle canzoni, Starmania è un lavoro che ti commuove. “Ogni spettatore collega i brani ai propri ricordi”, nota Adriano. Magalie ricorda in particolare un sopravvissuto del Bataclan, che torna regolarmente ad assistere allo spettacolo: “Ci ha detto che per lei era una terapia. Mostra quanto profondamente toccano queste canzoni.”

Infine, come conclude William: “L’arte non dovrebbe solo educare, ma riflettere la società e farci riflettere. Con Starmania abbiamo la sensazione di trasmettere qualcosa di potente, qualcosa di commovente.”

Starmania, l’opera rock di Michel Berger e Luc Plamondon, tornerà a Bruxelles dal 28 novembre al 1 dicembre 2024 al Palais 12. Biglietti qui.

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