Nagui tira fuori un libro. Il conduttore televisivo, appassionato di musica, è a capo di France Télévisions Non dimenticare i testi e di Taratata, pubblica un guestbook per festeggiare i 30 anni di Taratataquesto giovedì 14 novembre. È prodotto anche dalla giornalista e fotografa Gaëlle Ghesquière, che ha visto passare i più grandi artisti attraverso il suo obiettivo.
Nagui, che è anche il creatore e produttore di Taratata va dietro le quinte del concerto del 30° anniversario e svela aneddoti e momenti migliori di questo spettacolo eccezionale. Notare che tutti i profitti legati alla vendita di questo libro degli ospiti saranno donati alla Medical Research Foundation per la lotta contro il cancro.
Lo scorso 16 ottobre, sul set di C per teNagui ha parlato dell’ambizione che non lo ha mai abbandonato per Taratata. Ha fatto tutto il possibile perché questo spettacolo potesse vedere la luce. “Sono solo un bambino in un parco divertimenti che dice a se stesso: ‘Sono incredibilmente fortunato ad essere qui’, ad avere la fiducia dei tecnici, ad avere la fiducia della catena e, soprattutto, degli artisti” dichiarò a Patrick Cohen.
Taratata: Rachida Dati è una fan
Due giorni prima dell’uscita ufficiale, Nagui e Gaëlle Ghesquière hanno incontrato il pubblico duranteuna sessione di firma nella libreria Gallimard di Parigi. Un evento a cui ha partecipato il Ministro della Cultura, Rachida Dati.
Sui social il politico non ha mancato di condividere questo momento. Il Ministro posa tutti i sorrisi accanto alla coppia dietro questo libro e questo programma: Taratata. “Spettacolo culturale cult per tutti e con tutti!” scrive la Ministra nel suo post sul social network X, ex Twitter.
Taratataè musica dal vivo e artisti riuniti davanti alla televisione per grandi momenti di condivisione. Duetti, trii, cover, sorprese. Un vero monumento della televisione francese! Tutti gli artisti francesi e internazionali – o quasi – ci sono stati. Un piccolo pezzo dello spettacolo si trova anche nel leggendario tubo Oh mio Dio di Usher e Will.i.am! L’“oh oh oh oh oh” veniva cantato dal pubblico e gli artisti hanno voluto recuperarlo per integrarlo nella loro canzone.