Raphaël Quenard torna nella lista nera del cinema #MeToo al Festival di Cannes

Raphaël Quenard torna nella lista nera del cinema #MeToo al Festival di Cannes
Raphaël Quenard torna nella lista nera del cinema #MeToo al Festival di Cannes
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Di Laura Terrazas

Pubblicato
6 minuti fa,

Aggiornamento proprio adesso

Raphaël Quenard in “Sette a otto”
Immagine dello schermo.

VIDEO – Dopo aver salito la scalinata del film di Quentin Dupieux, l’attore ha risposto alle domande di Audrey Crespo-Mara in “Sept à trois” su TF1.

Raphaël Quenard è il nuovo prodigio doppiato dal cinema francese. Ha avuto l’onore di salire i gradini per presentarsi Secondo atto lungometraggio di Quentin Dupieux che ha aperto il Festival di Cannes.

I festeggiamenti sono oggi inseparabili dal movimento #MeToo tra la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta creata su iniziativa di Judith Godrèche e un misterioso elenco di nomi di produttori, registi e attori che sarebbero colpevoli di violenza sessista e sessuale. Il nome di Raphaël Quenard ritorna spesso nelle speculazioni.

“Il sospetto, un elenco… Questo è ciò che è pesante e nauseante. Non c’è niente di piacevole in questo, ma ho la mente lucida, so come mi comporto, so che sono sulla strada giusta.”ha dichiarato domenica 19 maggio l’attore ad Audrey Crespo-Mara, la quale ha poi stimato che questa voce “ha un effetto positivo”.

“Accende i riflettori su questo problema che dobbiamo affrontare. Alla fine, l’effetto che ha è salutare. Ho ammirazione per queste donne che portano un messaggio che va oltre loro. La cassa di risonanza che il cinema offre a questo problema è gigantesca. Evidenzia questi abusi in altri ambienti più invisibili perché sono ovunque finché esiste un rapporto di dominio”lui continua.

Per fortuna ci sono donne che hanno infranto questa barriera e fatto saltare il coperchio che pesava sulle loro parole.

Raphaël Quenard in “Sette a otto”

Come uno dei rappresentanti della giovane generazione, Raphaël Quenard assicura “Voglio andare avanti mano nella mano”. Quando ha iniziato la sua carriera c’era già #MeToo. “Siamo immersi in queste preoccupazioni cruciali riguardanti la violenza contro le donne. Vogliamo anche creare un ambiente sicuro. Non siamo nel mondo degli orsetti della cura, ma almeno le cose si fanno con gentilezza e rispetto”Aggiunge.

“Per fortuna ci sono donne che hanno infranto questa barriera e fatto saltare il coperchio che pesava sulle loro parole. Certo non sono stati gli aggressori a denunciarsi. Ora abbiamo un’ora per la consapevolezza, tutto qui. E ora dobbiamo definire il quadro e renderlo impeccabile affinché possa essere fatto con la gioia con cui va fatto”conclude l’attore.

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