Artus ripercorre l’accoglienza di “A Little Something Plus” a Cannes

Artus ripercorre l’accoglienza di “A Little Something Plus” a Cannes
Artus ripercorre l’accoglienza di “A Little Something Plus” a Cannes
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Il comico e regista ripercorre l’accoglienza riservata al suo film e alla sua troupe a Cannes e denuncia l'”ipocrisia” del cinema nei confronti della commedia in Francia.

Cinque mesi dopo il Festival di Cannes, Artus ha ricordi piuttosto amari del tempo trascorso sulla Croisette. In un’intervista con Libération per il suo nuovo spettacolo Spettacolo personaleil comico e regista diQualcosa in più – 9° maggior successo del cinema francese con quasi undici milioni di spettatori – ripercorre l’accoglienza riservata al suo film e alla sua troupe a Cannes e denuncia l'”ipocrisia” del cinema mondiale nei confronti della commedia in Francia.

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“Una piccola cosa in più”: più di 3 milioni di voci, decifrando il successo inaspettato di Artus

“Il film aveva già raggiunto i cinque milioni di entrate, quando Thierry Frémaux (delegato generale del Festival, ndr) stava ancora scoprendo chi del gruppo fosse Artus”, racconta.

“Abbiamo visto chiaramente che stavamo facendo incazzare tutti, in un contesto in cui la commedia resta percepita come una sottocultura, con l’ipocrisia che comporta quando la popolarità raggiunge un livello tale che non possiamo più dirlo ignorato”, aggiunge.

“La critica non sarebbe stata la stessa se il film fosse stato di Vincent Dedienne o Panayotis Pascot, che hanno le carte in regola. Così è. Ma osservo anche che Louis de Funès, ex paria dell’intellighenzia, era celebrato quarant’anni dalla sua morte alla Cinémathèque Così come prevedo uno status di ‘culto’ per la band Fifi tra quindici anni”, assicura Artus.

Successo estivo

In Qualcosa in piùun padre (Clovis Cornillac) e suo figlio (Artus) sono in fuga dopo una rapina. Per sfuggire alla polizia trovano rifugio in un campo estivo per adulti con disabilità dove si spacciano per residente e suo educatore specializzato. Un soggiorno che li cambierà per sempre.

Vero successo dell’estate con quasi undici milioni di biglietti venduti, questa commedia che vede protagonisti veri attori con disabilità mentale, mira a ridere con i disabili e non a loro spese.

Se, nonostante il successo nelle sale, Qualcosa in più non è stato selezionato al Festival di Cannes lo scorso maggio, la troupe cinematografica è stata comunque invitata dagli organizzatori a salire i gradini della Croisette.

Ma, poco prima dell’evento, Artus ha rivelato che, contrariamente alla consuetudine, nessun marchio di lusso aveva accettato di prestare abiti da sera alla troupe cinematografica per sfilare sul tappeto rosso. Dopo questa polemica, il gruppo Kering ha finalmente vestito gli attoriQualcosa in più.

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