“I miei giorni erano contati”: Laure Boulleau parla di questa malattia mortale che pensava di avere

“I miei giorni erano contati”: Laure Boulleau parla di questa malattia mortale che pensava di avere
“I miei giorni erano contati”: Laure Boulleau parla di questa malattia mortale che pensava di avere
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Confidenze dolorose. Questo martedì 7 maggio Laure Boulleau era presente sul set di Clique. L’ex calciatrice professionista, diventata da poco mamma, è tornata su un argomento molto intimo: la sua salute mentale. Il conduttore di Canal+ gli ha poi posto delle domande sulla sua “cicatrici psicologiche”. Ed è allora che la giovane gli racconta una confessione confusa.

“Due e mezzo, tre anni fa, non so cosa sia successo, non riuscivo a concentrarmi, ho avuto dei vuoti di memoria, ho iniziato ad andare nel panico. Ho fatto spettacoli in cui avevo l’impressione di avere il pilota automatico, Ero lì senza esserci’.

Laure Boulleau confida le difficoltà che ha vissuto

In preda al panico, Laure Boulleau iniziò a pensare forse i miei giorni erano contati. Il mio cervello non era più come prima. Avevo difficoltà a ricordare i nomi dei giocatori, anche quelli famosi. I giorni successivi agli spettacoli ero esausto. (…) In effetti, ero sull’orlo del burnout. E volendo fare tutto bene, senza sapere dire di no, mi sono quasi bruciato la testa”.

Di fronte a questa constatazione che più lo preoccupa, la signorina vai a vedere gli specialisti. “Ho fatto tutti gli esami della testa e del collo, avevo sintomi pazzeschi e non c’era nulla. Stavo diventando pazzo”, confida, ancora sorpresa.

Uno specialista poi gli fa la diagnosi

Laure Boulleau continua a indagare su questa malattia che la tormenta. “E così ho consultato un neurologo che avevo già consultato per un trauma cranico e che mi ha subito detto cosa non andava”. Secondo questo esperto, l’ex calciatore soffriva di burn-out. Lo specialista ha quindi prescritto dei farmaci. Ora ha ritrovato i suoi mezzi e si considera fortunata.

“Questa è la prima volta che ne parlo nei media, penso che succeda a molte persone”. confida. Per lei era importante parlarne e dire a queste persone che soffrono che non sono sole. Una testimonianza commovente per qualcuno che sembra così forte ma che ha attraversato momenti difficili.

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