Janice Smalls Combs, madre di P. Diddy, rompe il silenzio ed esprime il suo incrollabile sostegno a suo figlio nel mezzo di una tempesta legale. Mentre il famoso rapper affronta gravi accuse di traffico sessuale e aggressione, sua madre ha rilasciato una dichiarazione per difendere l’uomo che chiama sempre Sean Combs.
“Vi parlo oggi come una madre devastata e profondamente rattristata dalle accuse mosse contro mio figlio, Sean Combs”, inizia in questa dichiarazione condivisa dal suo avvocato, Natlie G. Figgers. Il tono è serio, le parole pesano. “È straziante vedere mio figlio giudicato non per la verità, ma per una narrazione creata dalle bugie. Assistere a quello che sembra un linciaggio pubblico di mio figlio prima che abbia avuto l’opportunità di dimostrare la sua innocenza è un dolore troppo insopportabile per essere descritto a parole”.
Janice Smalls Combs denuncia quella che percepisce come una condanna prematura. Chiede che suo figlio possa spiegarsi in tribunale. “Mio figlio non è un mostro e merita di poter raccontare la sua versione dei fatti. Posso solo pregare che abbia la possibilità di raccontare la sua storia e che il giudice si pronunci in suo favore”, insiste.
Tuttavia, non afferma che suo figlio sia irreprensibile. Janice Smalls Combs riconosce che Sean Combs potrebbe aver commesso degli errori, in particolare per quanto riguarda le accuse mosse dalla sua ex compagna, la cantante Cassie. Diddy ha sempre negato di averla aggredita, fino a quando i filmati di sorveglianza rilasciati dalla CNN nella primavera del 2016, lo hanno mostrato mentre la picchiava violentemente in un hotel di Los Angeles.
“Non essere del tutto schietto su una questione non significa che mio figlio sia colpevole delle accuse gravi e ripugnanti contro di lui”, dice, sottolineando che questi errori non dovrebbero essere interpretati come prova di colpevolezza per le altre accuse.
Il mese scorso, P. Diddy è stato arrestato con l’accusa di traffico sessuale ed estorsione, accuse che lui nega apertamente dichiarandosi non colpevole. Nonostante ciò, il suo rilascio su cauzione è stato negato due volte e l’artista è attualmente in custodia cautelare presso il Metropolitan Detention Center di Brooklyn, in attesa di processo.
