Le rimostranze di Théo Bertrand contro la produzione di Plus belle la vie, toujours plus belle

Le rimostranze di Théo Bertrand contro la produzione di Plus belle la vie, toujours plus belle
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Il giovane 27enne non si è unito al seguito della soap opera cult France 3 a gennaio, dove interpretava Kevin Belesta.

Un lungo messaggio su Instagram per esprimere il suo disappunto: “No, lasciare lo spettacolo non è mai stata una mia scelta.” Théo Bertrand è intervenuto la scorsa settimana per fornire i dettagli sulla fine della sua avventura con Vita più bella . Il 27enne non è stato trattenuto nella suite La vita è più bella, sempre più bellain onda dall’8 gennaio su TF1.

“Quando mi hanno chiamato per proporre la nuova serie, ho detto sì senza esitazione. Mia madre ha emesso un grande “uff” di sollievo (…). Ed è stata questa “falsa speranza” che gli ho dato che mi ha davvero abbattuto. Naturalmente, il fatto che le produzioni non possano mantenere gli impegni presi con gli attori accade ogni giorno nella nostra professione. Solo che il fatto di essere stato costretto a richiamarli e insistere perché mi dicessero che alla fine non facevo più parte del casting, l’ho vissuto come un tradimento”assicura Théo Bertrand.

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Accetta lavori saltuari

La perdita del posto nella telenovela ha ovviamente risvegliato altri dolori. “All’epoca stavo attraversando un periodo di depressione a causa di problemi personali e pensavo che questo evento avrebbe posto fine a tutto ciò.finiscimi”, dichiara, tra due foto dei suoi viaggi “in autostop” in giro per il mondo. L’attore, che abbiamo visto anche negli episodi di Profilazione O Léo Mattéïfinì per decidersi e moltiplicò i lavoretti “cameriere, pirotecnico, manager, paesaggista, barista”. Lui è “oltre quello”assicura, e decide di mettersi in viaggio.

“Sappi che ho ancora tanti amici nella serie che amo moltissimo, sono felice per loro e li sostengo moltissimo.
Del resto anche loro erano tristi e lottavano per il mio ritorno.
Non biasimo nessuno, è così”.conclude quello che si è rivelato adolescente, nel 2011, nel film La guerra dei bottoni di Yann Samuell.

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