Vahina Giocante: “Ho girato tre volte con Gérard Depardieu, che ho visto fare delle cose”

Vahina Giocante: “Ho girato tre volte con Gérard Depardieu, che ho visto fare delle cose”
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Capiamo meglio perché l’attrice di “Libertin”, “Lila dit ça” e “Mata Hari” è improvvisamente scomparsa all’età di 35 anni. “Incesto, menzionato e raccontato da pagina 20 (dal suo libro edito dalle Edizioni Robert Laffont, ndr)è il punto di partenza di tutto ciò che segue, della mia esigenza di ricostruzione”, spiega. Vahina Giocante torna sugli abusi di certi registi. Nel suo lavoro racconta in particolare il conflitto avuto con Benoît Jacquot (già attaccato da Judith Godrèche per “stupro violento di minorenne sotto i 15 anni”) sul set di “Pas de scandal”, quando lui pretese che lei fosse nuda sotto la sua maglietta. “Un’esigenza assurda perché il pubblico non ne saprà mai nulla”spiega al giornalista e scrittore Christophe Carrière su Paris Match. “C’était pour son plaisir personnel. J’avais 17 ans et j’étais en train de porter plainte contre mon père. Je n’étais donc pas dans un état d’esprit victimaire (…). Alors, quand Benoît Jacquot me dice : «Se sei gentile, farai il mio prossimo film‘, non ho difficoltà a rispondergli: «Non sono un ragazza carinanon è il momento buono’. Ho contattato anche Judith Godrèche qualche settimana fa per assicurarle la mia testimonianza contro questo regista.”

“Non punto tanto ai singoli individui quanto al sistema”

Vahina Giocante ha parole inequivocabili: “Se sparassi a bruciapelo a chiunque mi offenda, avrei davanti a me un mucchio di cadaveri. E questo vale per il 100% delle donne.” Cita anche Gérard Depardieu: “Non sto tanto additando gli individui quanto un sistema in cui tutti, me compreso, hanno la loro parte di responsabilità. Ho girato tre volte con Gérard Depardieu, che ho visto fare delle cose, e sono rimasto in silenzio”. Nella sua opera scrive: “Ho trascorso i miei vent’anni mantenendo un sorriso forzato mentre declinavo educatamente l’offerta di alcuni produttori di dare loro un piccolo regalo in cambio di favori professionali.” E aggiunge nell’intervista a Paris Match: “Vorrei che questi professionisti si interrogassero. Oggi ne hanno l’opportunità. Sarebbe bello che chiedessero perdono. Ne basterebbe uno perché gli altri lo seguano…”

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