Rennes – OM – Steve Mandanda, finisce in sanguinaccio

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Il destino è spesso una presa in giro. Questo fine settimana offrirà a Steve Mandanda una crudele riunione. Mentre la settimana è stata segnata dal declino nella gerarchia del Rennes con l’arrivo di Brice Samba, i bretoni accolgono questo sabato il Marsiglia, di cui Mandanda è stato uno dei più grandi giocatori del 21° secolo. Nessuno ha giocato più partite di lui con la maglia dell’OM, ​​è un totem, una leggenda, un mito. Ma è già partito, di nascosto, dal sud della Francia.

Ma questa partita, la sua partita, dovrebbe concretizzare il suo declassamento oppure ritardarlo. Da quel momento in poi, potrebbe giocare la sua ultima partita in L1 contro l’OM. Dobbiamo ricordare che fu lì, a Marsiglia, che Mandanda ritardò lo sbocciare del Samba e che il loro rapporto si danneggiò. Samba giocherà solo quattro partite all’OM. Ma oggi arriva al Rennes per diventare titolare e, senza dubbio, ha accelerato la fine della carriera, almeno in Ligue 1, del suo ex mentore. Un finale che diventa amaro quando Mandanda, 39 anni, merita di meglio.

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Credito video: Eurosport

è in una situazione scomoda

Ma le avventure di solito finiscono male per Il Fenomeno. Al Marsiglia Pau Lopez lo aveva già spinto in panchina. A Rennes e all’OM, ​​il denominatore comune è lo stesso Jorge Sampaoli le cui richieste mal si adattano al mediocre gioco di gambe dell’ex sostituto di Hugo Lloris. Se l’argentino non smette mai di coccolare quello che davanti alla stampa definisce il “mito”, per ben due volte lo ha messo nell’armadio. Ma se Mandanda avesse finito per riprendere il controllo di Pau Lopez che non gli ha mai fatto dimenticare, farà fatica, questa volta, a ribaltare la situazione contro Samba.

È complesso, è in una situazione scomodaha ammesso Sampaoli in conferenza stampa. Voglio dargli stabilità in modo che possa lottare per la posizione di numero 1.” Solo che il Rennes non ha sganciato 14 milioni di euro per un portiere di 30 anni a metà stagione per lasciarlo stare in panchina. L’investimento è massiccio, per non parlare di uno stipendio molto consistente (500.000 euro lordi secondo a RMC): Il futuro di Mandanda oggi è molto chiaro. Ma la situazione non viene dal nulla.

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Credito video: Eurosport

Troppo poco rassicurante

Innanzitutto perché quello che gli sta accadendo non nasce dal nulla e non è solo una questione di gioco di gambe difettoso. Dopo una prima stagione di successi in Bretagna, l’ex portiere numero 2 dei Blues (35 presenze) non era la roccia attesa in una difesa giovane e incline agli errori individuali. L’inizio di questa stagione non ha fatto nulla per rassicurare. Nonostante il grande stravolgimento estivo della rosa e il cambio di sistema, Mandanda è stato troppo raramente decisivo o anche solo rassicurante.

Basti ricordare il suo errore dello scorso fine settimana contro il Nizza, quando ha offerto il secondo gol su un piatto a Sofiane Diop. L’ex marsigliese è in una brutta situazione. Dato che tra due mesi compirà 40 anni e il suo contratto scadrà a giugno, quale sarà il suo futuro? Gli ultimi sei mesi e questo declassamento a favore di Samba non gli offrono la conclusione che la sua carriera merita. La sua traiettoria traccia un’uscita dalla porta sul retro quando avrebbe dovuto finire da eroina al Vélodrome con la sua maglia dell’OM. Ma ha voluto spingere e ovviamente non intende ancora fermarsi qui. Riuscirà nei suoi ultimi addii?

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