Il centrocampista del Maiorca ha difeso il suo compagno di squadra dall’aggressione dei giocatori bianchi, culminata in una deplorevole rissa alla fine della partita.
Anche Omar Mascarell ha alzato la voce giovedì nella zona mista del King Abdullah Stadium di Jeddah. La sconfitta contro il Real Madrid (3-0) non è stata la cosa che più ha irritato il giocatore del Maiorca, che ha criticato l’atteggiamento dei giocatori bianchi sfociato in una deplorevole rissa alla fine.
“Mi sono formato nel settore giovanile del Real Madrid e ho un affetto speciale per il club, ma alla fine ci lasciano come i cattivi e non dovrebbe essere così. Veniamo qui per competere; le tensioni in campo Il campo dovrebbe restare lì”, ha dichiarato il canario.
Mascarell ha chiarito che la tensione è stata generata da entrambe le squadre: “A volte durante la partita sono loro che cercano di provocarci e sembra che siamo gli unici a cercare lo scontro. Non è opportuno, ci sono le telecamere e è chiaro che la partita si è accesa da entrambe le parti.”
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“Ho trascorso quattro anni al Valdebebas. Non biasimo nessuno, ma ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni. Voglio chiarire che non vorrei che il Maiorca fosse visto come il cattivo perché è stato evidente che il Sono arrivate tensioni da entrambe le squadre e tutto deve restare in campo”, ha ribadito il centrocampista.
Mascarell ha sottolineato che i problemi sono nati giorni prima a causa delle dichiarazioni, estrapolate dal contesto secondo il giocatore del Maiorca, dal suo compagno di squadra Pablo Maffeo riguardo a Vinicius Júnior: “Sono stati creati alcuni titoli fuorvianti. Se lo leggi così, sembra forte. Lui parla in modo scherzoso e i giocatori del Real lo sapevano bene.”
“Da quando Maffeo è caduto a terra nel primo tempo, tutti gli sono andati dietro. Noi, come squadra, siamo una famiglia e dobbiamo difenderlo strenuamente. Se i media vorranno stravolgere la cosa, si vedrà chiaramente”. insisteva il nativo di Tenerife.
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