Mentre il presidente-direttore del Louvre avverte del degrado del museo, Julien Lacaze, presidente dell’Associazione siti e monumenti, evoca “un museo dell’eccesso dove tutto è concentrato, opere e visitatori” e difende l’idea di una “migliore distribuzione dei visitatori ”.
Pubblicato il 24/01/2025 09:47
Aggiornato il 24/01/2025 10:01
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“Non è una questione di calibro“Estem, su Franceinfo, venerdì 24 gennaio, Julien Lacaze, presidente dell’associazione siti e monumenti, dopo l’allarme del presidente-direttore del museo del Louvre di Parigi, sullo stato del museo più grande del mondo. Laurence des Cars evoca l’obsolescenza, il deterioramento e lo sfruttamento eccessivo di alcune sale museali.
Una situazione che non sorprende Julien Lacaze, perché è”Un museo dell’eccesso dove si concentra tutto, opere e visitatori“. “Tutto ciò crea usura prematura e disagio durante la visita“Aggiunge. Egli chiede un “Migliore distribuzione dei visitatori“. Per questo “Devi creare nuove stelle“e”Volere“Ai visitatori di”Vedi altri lavori“prosegue l’associazione per la difesa del patrimonio.
Per regolamentare questa presenza, Julien Lacaze si propone di evidenziare “un lavoro di decrittazione di opere non compiute“. Una soluzione che, secondo lui, darebbe”Vuoi perderti in questo museo e non concentrarti sempre sullo stessos “Funziona come”La Gioconda, la Venere di Milo, la vittoria di Samotracia“.
Riguardo La proposta di Rachida Dati, ministro della Cultura, di praticare una tariffa d’ingresso più cara al Louvre, per i visitatori stranieri (68% dei visitatori) Il presidente dell’associazione ritiene che “Questa può essere una soluzione“, insiste ancora:”Bisogna invogliare i visitatori ad andare a vederli nelle nostre chiese, nelle nostre campagne, e quindi risvegliare l’attenzione sia sulle altre opere del museo del Louvre, sia poi sulle opere d’arte“Che non ci sono.