“Tutti i territori hanno diritto alla qualità urbana e paesaggistica”, C. Millet, Cnoa

“Tutti i territori hanno diritto alla qualità urbana e paesaggistica”, C. Millet, Cnoa
“Tutti i territori hanno diritto alla qualità urbana e paesaggistica”, C. Millet, Cnoa
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È lui il nuovo volto del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Architetti (Cnoa). L’architetto della DPLG di Lione Christophe Millet è stato eletto presidente il 13 giugno 2024 dai 24 consiglieri ordinali. È responsabile di rappresentare la professione presso le autorità pubbliche e di lavorare sulle principali sfide che gli architetti devono affrontare. È proprio su questo tema che Batiactu ha potuto parlare con il nuovo leader. Incontrare.

Batiactu: Il 16 giugno è morto il famoso architetto e urbanista Paul Chemetov. Cosa simboleggiava per te il suo lavoro?

Christophe Millet: Paul Chemetov, Gran Premio Nazionale di Architettura nel 1980, è stato una figura di urbanistica e architettura dal forte impegno sociale. È stato uno degli artefici della prima Strategia Nazionale per l’Architettura nel 2016. È stato un ardente difensore dell’architettura e il dibattito pubblico sta perdendo un grande pensatore. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine rende omaggio all’uomo e all’architetto che ha lasciato il segno nelle generazioni.

Parliamo ora del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti. Cosa ricorda del mandato del suo predecessore, Christine Leconte?

È un patrimonio e un tesoro che dobbiamo preservare. Christine Leconte ha posizionato l’Ordine come un’istituzione portatrice di un progetto sociale, ben oltre le sue missioni sovrane. Questo progetto difende i valori umanisti e l’interesse generale e amplia la portata delle competenze degli architetti. Dobbiamo quindi preservare questo patrimonio nei prossimi tre anni.

Quali saranno le linee generali del suo mandato?

Il mio mandato è la continuazione del lavoro di Christine Leconte e dei vicepresidenti Marjan Hessamfar e Valérie Flicoteaux, sulla crisi ambientale, sociale, delle risorse e della biodiversità; questioni su cui è necessaria un’azione urgente. La nostra professione di architetto è al centro di molteplici ambiti. Dobbiamo quindi essere al centro della risposta a queste crisi.

Durante la tua elezione, hai menzionato il “Le sfide immense attendono il Consiglio nazionale“, in particolare quello di “la fragilità della professione“. Quali osservazioni fai e cosa vorresti mettere in atto?

Ti resta il 72% da scoprire.

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