Il motivo era nascosto in uno dei suoi dipinti più famosi, precedentemente chiamato il «Gilles”, conservato al Louvre.
Questo feroce burlone aveva inserito il suo ritratto in uno dei suoi dipinti più famosi. È apparso a tutti al Louvre, al centro delle sale di pittura francesi, eppure, come il naso in mezzo al viso, non lo abbiamo visto! Il restauro di Pierrot, precedentemente intitolato the Gilles, del re dei galantes Antoine Watteau (1684-1721) ha sollevato il velo. Il dipinto è attualmente oggetto di un’interessante scheda nella Sala della Cappella (1È pavimento dell’ala Sully) al Louvre.
Questa precisazione costituisce una sorta di codicillo alla magistrale mostra allestita nella sala Napoleone, e dedicata all’immagine del pazzo dal Medioevo ai giorni nostri. « Al di là della stranezza del Pierrot in primo piano che ci guarda con malinconia – rappresentato a figura intera, frontalmente, nel suo costume tutto bianco e troppo ampio -, ecco un’opera enigmatica per eccellenza »afferma il curatore Guillaume Faroult, curatore del dipartimento di pittura.
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