Il limone, questa strana passione dei pittori da secoli

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Che ci piaccia dolce o piccante, solletica le nostre papille gustative e le nostre pupille. Protagonista delle nostre cucineanche il limone è un bene prezioso stimolando la creatività pittori! Secondo David Lane e Marina Tweed, esperti culinari e autori di Il Limone del Gourmand (a cura di Taschen), un libro che sbuccia dettagliatamente questo frutto, è pari “il re degli agrumi!” »

Il nostro gusto per il limone risale a molto tempo fa. Originario del Myanmar o della Cina, o più probabilmente dell’India nordorientale e del Pakistan è sempre stato rappresentato con gioia nel corso dei secoli. Troviamo già quello che sembra un limone come offerta funebre sulle pareti dipinte del Tomba egiziana di Nakht (XVIIIe dinastia, regno di Thutmose IV, 1401–1390 a.C ANNO DOMINI). Il cedro e, più tardi, i limoni, furono trasportati nell’antica Roma, dove questi rari alimenti erano apprezzati dalle élite per il loro uso decorativo e le loro virtù medicinali. A Pompei, noi adorna i mosaici del prezioso frutto giallo.

Una fetta di lusso nei Paesi Bassi

Durante il Rinascimentomentre i suoi semi venivano trasportati dalle navi di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo, il limone emerge sui ritratti dei potenti. Insieme alle arance amare, esalta lo status dello sponsor con un gusto di potere.

Juan Sánchez Cotan, Natura morta1602

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Olio su tela • Coll. particolare / © Immagini Bridgeman

A metà del XVII secoloe secolo, il limone appare nel 51% dei dipinti olandesi.

Ma è nel 17e secolo, nei Paesi Bassiche il limone vive suo l’età d’oro. Nel 2016, i ricercatori americani hanno fatto il punto: a metà del 17e secolo, il limone appare nel 51% dei dipinti olandesi. Posto su un piatto di latta o su una tovaglia, questo simbolo di raffinatezza è a elemento chiave della natura morta. Essendo un prodotto di lusso, occupa un posto di rilievo in Pieter Claesz e Willem Claesz Heda, che lo immortalarono in numerosi dipinti.

In tre pennellate, eccita i nostri sensi…

“Le Citron” di Édouard Manet esposto a Villa Medici2024

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Coltivato nelle aranciere del Nord Europa, il frutto veniva poi consumato nel bere i cui benefici per la salute apprezziamo. Sui tavoli lo troviamo quindi mezzo sbucciato, accanto al vetro trasparente. Il limone è un concentrato di tendenze sociali e un indicatore del trionfo della scienza e della botanica.

Offre anche un modo per mostrare il tuo entusiasmo. La rappresentazione delle bucce e delle scorze che scendono a spirale dà ai pittori olandesi l’opportunità di dimostrare la loro maestria. Anche la consistenza della sua corteccia lo è complesso da rendere. Poco più : il suo colore giallo brillante valorizza tele decorate con metalli e altre stoviglie grigie.

Il limone di Manet esposto a Villa Medici

Con la rivoluzione industriale nel 19 ° secoloe secolo, nuovi movimenti pittorici continueranno questa attrazione. Raro, il limone, trasportato dalle ferrovie e dai battelli a vapore emergenti, divenne un contemporaneo della cucina della Belle Époque. È così che è cresciuto sotto il pennello diEdouard Manet, che affermava di voler essere il “San Francesco della natura morta”. Adagiato su un piattino in ceramica smaltata nera, it irradia il suo colore stridente.

Di piccole dimensioni (14×22 cm), Il limone di Manet (1880) è esposto a Villa Medici per tre mesi grazie ad un prestito eccezionale del museo d’Orsay, che porta le sue collezioni fuori dalle sue mura in occasione del 150° anniversario della nascita dell’impressionismo. Da ammirare prima di esplorare il giardini dell’Accademia di Francia a Roma dove, nel XVI sece secolo, i giardinieri di Ferdinando de Medici si prendevano cura di aranci, aranci amari, limoni, cedri… Sotto un sole giallo e pungente.

Freccia

Il Limone di Édouard Manet: dal Museo d’Orsay a Villa Medici

Dal 1 marzo 2024 al 9 maggio 2024

www.villamedici.it

Villa Medici • 1 Viale della Trinità dei Monti • 00187 Roma
www.italia.it

Il Limone del Gourmand

Edizioni Taschen · 272 p. · 40€

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