Elon Musk e Jeff Bezos: Star Wars

Elon Musk e Jeff Bezos: Star Wars
Elon Musk e Jeff Bezos: Star Wars
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Il 16 gennaio 2025, Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, ha effettuato il primo volo del suo lanciatore pesante New Glenn. Questa missione mirava a consolidare la posizione di Blue Origin in un settore spaziale sempre più competitivo, in particolare contro Elon Musk e la sua azienda SpaceX. Xavier Pasco, dottore in scienze politiche specializzato in geospaziale, spiega le questioni geostrategiche di questa corsa allo spazio.

SpaceX e Blue Origin, parti integranti della strategia americana

Secondo Xavier Pasco, gli attori privati ​​sono sempre più preminenti nell’attività spaziale. Fino a una ventina di anni fa, questa attività spaziale era detenuta solo dagli Stati, e rientrava nel soft power delle potenze. I vecchi industriali alla guida dello Stato furono gradualmente sostituiti da individui di nuovo tipo. “Gli industriali che esistevano prima eseguivano gli ordini pubblici e consegnavano il razzo una volta costruito, ad esempio, all’Agenzia spaziale nazionale”.

Nel 2024, c’è stato un lancio di SpaceX all’incirca ogni due giorni.

Gli attori privati ​​spesso realizzano progetti statali, spesso finanziati in parte con fondi pubblici. Allo stesso tempo, hanno anche una propria agenda, come Elon Musk e la conquista di Marte. “È un modo per ottimizzare la spesa pubblica”. Negli Stati Uniti, il Dipartimento degli Interni utilizza spesso i razzi SpaceX per inviare i suoi satelliti nello spazio. Il recente lancio di New Glenn da parte di Blue Origin mira a portare l’azienda sulla scena internazionale. Questo razzo mira ad entrare in un nuovo mercato, quello del lancio di satelliti commerciali e militari pesanti. Il volo era atteso da diversi anni ed è stato rinviato più volte. L’azienda di Jeff Bezos mira a raggiungere la sua azienda rivale, SpaceX. Quest’ultimo ha lanciato un gran numero di razzi a un ritmo senza precedenti, più di 240 in totale, rispetto ai circa 25 di Blue Origin.

Le sfide della conquista nello spazio

Negli ultimi vent’anni le tecnologie spaziali si sono avvicinate alle tecnologie dell’informazione (tech). Il controllo dello spazio è molto vantaggioso per quanto riguarda la raccolta dei dati, in particolare attraverso la distribuzione di Internet. I miliardari non sono tanto mecenati dello Stato nel settore spaziale quanto attori interessati ad espandere la propria influenza. “Elon Musk o Bezos, queste sono persone che trovano le loro origini nella tecnologia dell’informazione”.

Non dobbiamo illuderci. Lo spazio resta innanzitutto qualcosa di statalista, di regale.

Lo stesso fenomeno è in pieno sviluppo in Cina: su iniziativa dello Stato, si incoraggiano le imprese private nel settore spaziale, con l’obiettivo di superare un giorno gli Stati Uniti.

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