separato dalla moglie quando lavora, Jean-Pierre Foucault confida nel suo ritmo di vita

separato dalla moglie quando lavora, Jean-Pierre Foucault confida nel suo ritmo di vita
separato dalla moglie quando lavora, Jean-Pierre Foucault confida nel suo ritmo di vita
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Figura emblematica del PAF da più di 40 anni, Jean-Pierre Foucault racconta la sua villa a Carry-le-Rouet a Isabelle Ithurburu per “50′ Inside”.

Jean-Pierre Foucault e il suo rifugio di pace a Carry-le-Rouet

Nato a Marsiglia, Jean-Pierre Foucault, 77 anni, non ha mai voluto tagliare i legami con la sua regione natale. Oggi, vivendo in una villa a Carry-le-Rouet, assapora ogni momento trascorso nel Sud: “La mattina premo un pulsante e le tapparelle si alzano. Vedo solo il mare. Quindi non c’è nessuno lì. Sono molto, molto felice. Esco e respiro”confida a Isabelle Ithurburu. L’ospite si inebria dei profumi della sua Provenza: “Quando entro profuma di mimosa, se non di lavanda. Tutti questi odori sono assolutamente magnifici.”

La passione di Jean-Pierre Foucault per le auto d’epoca

Lontano dal tumulto di Parigi, Jean-Pierre Foucault asseconda la sua passione per le auto d’epoca: “Ho una piccola collezione di auto d’epoca che non hanno valore di mercato, ma un forte valore affettivo. Sono auto francesi del dopoguerra. Inizio a eseguirli, inizio a ripararli. E quando l’auto non parte è segno che la giornata è andata bene”.

Un equilibrio trovato con Évelyne

In una relazione con Évelyne da più di 40 anni, il conduttore ha trovato un perfetto equilibrio tra la sua vita professionale a Parigi e la sua vita personale nel Sud. “Mi lascia assolutamente fare il mio lavoro. E poi tornare a casa fa andare bene le cose”spiega. Questa vita gli ha permesso anche di restare con i piedi per terra: “Al Sud, dove vivo, non ci sono più i salotti parigini che sanno tutto di tutto. Qui vivo con persone normali e grazie a loro sono rimasto con i piedi per terra”.

L’anno 2023 è stato segnato da un evento che ha avuto un profondo impatto su di lui: un infarto il 9 maggio. “Sono morto due volte“, ha confidato a Dominique Lagrou-Sempère.

Ora guarito, considera la sua vita “facile” e sfrutta appieno ogni momento. Per il 2025 il suo augurio è semplice e altruistico: “Quello che vorrei per tutti coloro che ci guardano e anche per voi, è che tutti i desideri che esprimiamo finalmente si avverino quest’anno”.

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