la giustizia vieta a Carrefour di commercializzare un cocktail alcolico ispirato alla serie

la giustizia vieta a Carrefour di commercializzare un cocktail alcolico ispirato alla serie
la giustizia vieta a Carrefour di commercializzare un cocktail alcolico ispirato alla serie
-

“Benvenuti nel meraviglioso mondo di Emily a Parigi e Chamère”, ha detto il distributore su un sito, mettendo in vendita questo prodotto derivato dalla fortunata serie dedicata alle avventure di una donna americana in Francia. Ma in Francia la pubblicità dei prodotti alcolici è severamente limitata in nome della tutela della salute pubblica, come previsto dalla legge Evin.

Pubblicità limitata agli “elementi informativi”

Bisogna “limitarsi all’evidenziazione di elementi informativi e oggettivi”, come il grado alcolico, la composizione del prodotto o anche i “terroir di produzione” o le “caratteristiche olfattive e gustative”, spiega la corte. di Parigi nella sua ordinanza provvisoria emessa il 18 dicembre 2024.

In questo caso, le allusioni alla serie Netflix sono “intese esclusivamente a incoraggiare il consumatore ad orientarsi verso questo prodotto”, ha ritenuto la giustizia francese contattata dall’associazione Addictions , che porta avanti azioni di sensibilizzazione e prevenzione per tutti i tipi di dipendenze.

Il tribunale di Parigi ha quindi ordinato a Carrefour di “rimuovere qualsiasi rappresentazione di bevande alcoliche della marca Chamère contenente la menzione ‘Emily in Paris'” sul suo sito, e ha vietato al distributore di offrire in vendita “bevande alcoliche della marca Chamère con la dicitura “Emily a Parigi”.

Condannato a pagare 8.000 euro a Dipendenze Francia

Il distributore, che martedì ha ammesso un “errore” e non ha contestato la sanzione, è stato inoltre condannato a pagare un totale di 8.000 euro a Addictions France, di cui 5.000 “a titolo di risarcimento del suo danno morale”.

“È molto soddisfacente”, ha reagito Frank Lecas, responsabile legale di Addictions France, rallegrandosi che “il giudice ordini il ritiro della vendita del prodotto”. L’associazione intende “intraprendere un’azione legale contro l’azienda inglese” produttrice della bevanda.

svizzero

-

PREV Anno nero per il mercato delle auto elettriche in Germania
NEXT sei tendenze da tenere d’occhio nel 2025