Le azioni hanno registrato un lieve calo nel mese di dicembre, mantenendo però guadagni significativi, ad eccezione del mercato svizzero, che ha risentito in larga misura della performance negativa di Nestlé.
I mercati chiudono questo anno eccezionale a ruota libera. Dopo un 2024 in rialzo impressionante e continuo, i mercati azionari si sono chiusi con un mese di dicembre senza grandi propositi in attesa della prossima amministrazione Trump che si insedierà il prossimo gennaio. Solo il discorso della FED che prevede meno tagli dei tassi per il 2025 avrà messo una certa pressione sugli asset. Proprio come il doppio declino della BNS che cerca di ridurre l’attrattiva del CHF in un contesto di bassa inflazione.
Le azioni hanno registrato un lieve calo nel mese di dicembre, mantenendo però guadagni significativi, ad eccezione del mercato svizzero, che ha risentito in larga misura della performance negativa di Nestlé. Le obbligazioni, nonostante il calo dei tassi a breve termine, sono in difficoltà. I titoli internazionali hanno registrato una performance negativa durante l’anno. L’unico asset tasso che beneficia del contesto positivo: gli immobili svizzeri, che nell’ultimo mese dell’anno sono di nuovo in crescita.
L’USD e l’EUR si stanno rafforzando rispetto al CHF grazie al massiccio taglio dei tassi. Per quanto riguarda gli asset alternativi, oro e criptovalute rinunciano a una piccola parte della loro buona performance nel 2024.
L’indicatore di rischio aumenta nel corso del mese con i sottoindici di materie prime, azioni e credito in aumento.
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