I prezzi del carburante variano costantemente, ma in media, nel corso degli anni, hanno subito delle variazioni un continuo aumento e talvolta incontrollato. E questo, anche se negli ultimi mesi sono leggermente diminuiti. Ma, per questo nuovo anno, il governo ha finalmente annunciato buone notizie per gli automobilisti ed i lavoratori in genere.
Bonus trasporti 2025: carburante, mobilità dolce… Buone notizie per gli automobilisti
Questo venerdì, 27 dicembre, il governo ha annunciato un aumento degli aiuti relativi agli spostamenti casa-lavoro per l’anno 2025.
COSÌ, “il 1° gennaio, il massimale l’esenzione fiscale per il premio carburante è aumentata a 300 euro all’anno. Invece di 200 euro »Lo ha spiegato, in un comunicato, il Ministero dei Trasporti, guidato da Philippe Tabarot.
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Pertanto, la copertura da parte del datore di lavoro dei costi del carburante dei propri dipendenti aumenterà. In effetti, nel 2024 erano 200 euro. Per la cronaca, è stato aumentato a 400 euro nel 2022 e nel 2023. E questo è dovuto all’aumento del prezzo degli idrocarburi.
Il minimo che possiamo dire è questo questo cambiamento rappresenta un’evoluzione significativa nell’ambito degli aiuti che mirano a sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti a fronte dell’aumento del costo della vita. Va però sottolineato che questo bonus non è sistematico.
L’esecutivo punta ancora a comportamenti eco-responsabili
Inoltre, anche il governo ha deciso di aumentare di 100 euro il tetto dell’esenzione fiscale del bonus ricarica dei veicoli elettrici. Nel 2025, infatti, passerà da 500 a 600 euro l’anno.
Lo ha infine affermato il Ministero dei Trasporti “Aumenta di 100 euro anche il tetto dell’esenzione fiscale per la combinazione pacchetto mobilità sostenibile e abbonamento ai trasporti pubblici”. Suit da 800 euro a 900 euro all’anno. Questo “pacchetto mobilità sostenibile” è rivolto ai dipendenti che privilegiano la mobilità dolce. Chi, ad esempio, usa la bicicletta o viaggia a piedi.
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Con questo aumento, il governo mira a promuovere il comportamenti eco-responsabili. E questo, riducendo al contempo il costo degli abbonamenti per gli utenti del trasporto pubblico.
Ricordiamo però che questo bonus trasporti va distinto dalle spese di viaggio. In effetti, le spese di viaggio sono spese professionali come i costi di vitto o alloggio. Coprono una gamma più ampia di spese che i dipendenti effettuano durante i viaggi di lavoro. Ad esempio, quando un dipendente è in missione o viaggia per conto del suo datore di lavoro.
Il datore di lavoro gli rimborserà quindi le spese del biglietto ferroviario o aereo. Ma anche quelli dei suoi pernottamenti in albergo durante un viaggio d’affari, se presenta le fatture.
In conclusione, questa è una buona notizia per gli automobilisti in questo inizio anno. Grazie a questi cambiamenti, il governo intende aumentare il potere d’acquisto dei francesi. Ciò comporta in particolare l’aumento del massimale di esenzione fiscale per il premio sul carburante.