Cosa cambia nel 2025 per gli aiuti alla ristrutturazione

Cosa cambia nel 2025 per gli aiuti alla ristrutturazione
Cosa cambia nel 2025 per gli aiuti alla ristrutturazione
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MaPrimeRénov si evolverà quest’anno grazie a due testi adottati di stretta misura prima della censura del governo Barnier. Se da un lato sono stati ridotti alcuni importi, dall’altro sono state ampliate le agevolazioni e sono stati alzati i massimali. Ecco un aggiornamento sulle modifiche a questo aiuto per la ristrutturazione nel 2025.

Tra le buone notizie legate a questa nuova versione troviamo innanzitutto un budget in aumento. Sebbene dovesse essere rinnovato sulla base del bilancio 2024 a causa della mozione di censura, alla fine è stato aumentato di 600.000 euro per il 2025, riferisce SeLoger. Abbastanza per agevolare la ristrutturazione energetica, soprattutto perché alcune misure che dovevano scadere a dicembre sono state prorogate fino al 31 dicembre 2025.

Il lavoro ad azione singola è ancora accettato

È il caso di alcune misure adottate per rilanciare le istanze dopo le scelte effettuate nel 2024 per favorire ristrutturazioni di ampia portata (percorso agevolato). Pertanto, fino al 31 dicembre, sarà ancora possibile ottenere assistenza per lavori a fase singola (percorso per passaggio) senza dover installare contemporaneamente un sistema di riscaldamento o acqua calda sanitaria senza emissioni di carbonio.

Fino a questa data il percorso gestuale è accessibile anche alle singole case classificate F o G nel DPE. Inoltre, prima del 2026, non sarà necessario fornire una diagnosi di prestazione energetica per beneficiare degli aiuti. Il Bollettino Ufficiale della Finanza Pubblica aggiunge che ora sarà possibile ricevere MaPrimeRénov per i lavori indotti dalla riqualificazione energetica, come trivellazioni e lavori di sterro.

Diversi importi in ribasso

Dal lato delle cattive notizie, troviamo vari cali. Le famiglie con redditi più alti (profilo rosa) hanno, ad esempio, accesso a minori aiuti nell’ambito del percorso agevolato. Per un guadagno di due classi DPE si va dal 30% al 10% e dal 35% al ​​15% per un guadagno di tre posizioni. E per un salto di quattro classi o più l’aiuto scende dal 35% al ​​20%. D’altro canto, l’anticipo in contanti alle famiglie molto modeste va dal 70% al 50% per i lavori ad azione unica.

Ultima riduzione: gli aiuti per l’installazione di caldaie e stufe a legna sono ora inferiori in media del 30%. Un modo per non sovvenzionare più un’energia sempre meno percepita come ecologica, perché emette CO2, come spiega Franceinfo. Inoltre, MaPrimeRénov Copropriété non finanzia più progetti di installazione di caldaie a gas.

Si segnalano infine due timidi aumenti nel corso del 2025. I tassi di capping utilizzati per calcolare il tetto degli aiuti saranno aumentati dal 60% all’80% per i redditi intermedi (profilo viola) e dal 40 al 50% per i redditi più alti (profilo rosa).

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