Mercoledì la Cina ha annunciato che estenderà la sua indagine antidumping sulle importazioni di brandy e cognac dall'Unione europea a causa della “complessità” della questione, oggetto di uno stallo sulle tasse doganali tra Pechino e Bruxelles.
Pechino ha aperto un'indagine sulle importazioni di brandy europeo a gennaio, dopo che la Commissione europea aveva aperto un'indagine sui sussidi statali a favore dei veicoli elettrici fabbricati in Cina, i cui prezzi bassi, secondo Bruxelles, distorcono la concorrenza.
Pechino aveva inizialmente indicato che l’indagine sui brandy europei sarebbe stata probabilmente completata a gennaio, ma il Ministero del Commercio ha annunciato mercoledì che sarebbe durata fino al 5 aprile.
Il ministero non ha fornito dettagli, dicendo soltanto che sta allungando “il tempo dell'indagine” a causa “della complessità della questione”.
A novembre, la Cina ha annunciato che avrebbe imposto “misure antidumping temporanee” sul brandy importato dall’UE. Nel mese di ottobre, la Cina ha deciso di richiedere agli importatori europei di versare un deposito presso la dogana cinese.
Il cognac, specialità francese, rappresenta da solo il 95% dei brandy europei.
L’Unione Europea ha contestato queste misure dinanzi all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).
La mossa di Pechino è apparsa come una ritorsione contro Bruxelles dopo che l'UE ha imposto ulteriori sovrattasse doganali sui veicoli elettrici prodotti in Cina e venduti nell'UE.
pubblicato il 25 dicembre alle 14:24, AFP
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