È stata la stessa Autorità garante della concorrenza a occuparsi della questione lo scorso anno. Nel suo mirino ci sono le aziende Ericsson e Intelia, che da più di dieci anni si sono concesse e hanno ottenuto diritti esclusivi d'importazione. Pratiche illegali che hanno consentito di concedere a Intelia l'esclusività per la distribuzione dei prodotti e servizi Ericsson in Nuova Caledonia, a scapito dei clienti finali, tra cui OPT, e dei potenziali distributori concorrenti.
“E questo, in un settore strategico per l’economia della Nuova Caledonia”insiste l'Autorità garante della concorrenza (ACNC), in un comunicato stampa diffuso giovedì 26 dicembre. Ericsson e Intelia hanno collaborato pienamente durante tutta la procedura, scegliendo di non contestare le denunce. Inoltre, le aziende hanno proposto impegni per il futuro, puntando in particolare all'apertura del mercato e alla revisione delle loro pratiche contrattuali.”
Una pratica vietata dal 2014
Di conseguenza sono state decise multe di 417 milioni di franchi per Ericsson e di 62 milioni di franchi per Intelia. Sanzioni specifiche “tenendo conto della gravità delle pratiche, dell'entità del danno causato all'economia, della durata prolungata delle violazioni, nonché della situazione individuale delle imprese”, aggiunge l'ACNC.
L'Autorità garante della concorrenza ritiene inoltre opportuno precisare che dal 2014 in Nuova Caledonia sono vietati accordi o pratiche concordate aventi lo scopo o l'effetto di concedere diritti esclusivi di importazione. Tali pratiche “restringere la concorrenza riservando il diritto di importare determinate merci a un'unica società, costringendo i clienti finali a rifornirsi da un unico fornitore, ricorda l'Autorità. Queste pratiche aumentano i costi per acquirenti, rallentano l’innovazione e restringono la scelta dei consumatori, impedendo al contempo l’ingresso di nuovi attori nel mercato”.
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